ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Saronno, giovane aggredito in stazione: salvato da una guardia giurata

Il ragazzo è stato trovato sanguinante su una banchina del binario e portato in ospedale

Carabinieri alla stazione di Saronno

Carabinieri alla stazione di Saronno

Ancora un’aggressione alla stazione di Saronno, nella notte tra giovedì e venerdi vittima un trentunenne. Sull’episodio sono in corso indagini. A trovarlo sulla banchina del binario 4 e a soccorrerlo è stata una guardia giurata che ha lanciato l’allarme, l’uomo era ferito ad un braccio e dolorante, sul posto sono arrivati gli operatori sanitari con l’ambulanza, quindi è stato trasportato in ospedale per le cure del caso a Desio.

Inizialmente ha riferito ai soccorritori di essere caduto e di essersi tagliato con i vetri, poi ha invece spiegato di essere stato aggredito, da chi e perché sono questioni al vaglio degli inquirenti ora al lavoro per fare chiarezza sull’accaduto.

Purtroppo episodi allarmanti sono già accaduti alla stazione saronnese che per numero di passeggeri, 30 mila al giorno e 600 treni, è il terzo snodo in Lombardia. La situazione è stata affrontata alcuni mesi fa a Varese nel corso del tavolo sull’ordine e la sicurezza convocato in Prefettura. Nell’incontro era stata ribadita l’esigenza di un presidio fisso della Polfer, che contribuirebbe a dare maggiore sicurezza, richiesta già all’attenzione del Ministero dell’Interno, l’iter è stato avviato.

Solo l’altro giorno ha vissuto momenti di terrore una ragazzina di 18 anni, che si è ritrovata col coltello puntato in faccia, sulla banchina della stazione di "Saronno Centro", in pieno giorno. Due nordafricani l’hanno minacciata, volevano i soldi, provvidenziale l’intervento di alcuni viaggiatori, che hanno messo in fuga gli aggressori. Nei giorni scorsi è stato arrestato dai carabinieri un ventottenne tunisino per il tentato omicidio di un connazionale di 17 anni, la sera dell’11 marzo nei pressi della stazione Saronno Sud l’aveva accoltellato per futili motivi.

Le indagini dei militari hanno permesso di identificare ed arrestare l’accoltellatore, già colpito da un provvedimento di espulsione non rispettato.