CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Legnano, tangenti per certificare giostre senza i controlli di sicurezza

Un arresto dopo l'incidente del 2017 al luna park di Legnano

Il luna park di Legnano

Legnano (Milano), 28 febbraio 2019 - Una gigantesca attività di indagine partita dal Luna Park di Legnano, ha interessato migliaia di giostre sparse per l’Italia e centinaia di persone. A seguito del terribile incidente accaduto nel novembre del 2017 nel parco di divertimenti legnanese, quando una ragazzina di tredici anni era letteralmente volata da una attrazione, la «Wet and Wild», una sorta di barca agganciata a due piloni roteanti, sono iniziate le indagini da parte dei carabinieri.

L’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Rosaria Stagnari ha poi interessato altre zone in Italia, fino ad arrivare al Vercellese. E’ stato il sindaco di Borgo d’Ale a notare diverse anomalie legate alle certificazioni di migliaia di giostre, compresa quella da cui era caduta la ragazza. Il codice riportato sull’attrazione era stato rilasciato dal comune di Borgo d’Ale, più precisamente dalla polizia locale. Così sono scattate le articolate indagini, condotte dal nucleo investigativo del comando provinciale di Vercelli, nei confronti di Mauro Ferraris, comandante della polizia municipale di Borgo D’Ale, arrestato ieri mattina con l’accusa di corruzione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e peculato. A carico del comandante, oltre alla corruzione, sono emersi altri reati tra cui traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, furto aggravato, spendita di banconote false. Chi voleva farsi autorizzare la giostra pagava un tariffario dalle 200 alle 300 euro per ottenere il rilascio dell’autorizzazione, senza alcuna verifica di sicurezza sull’attrazione stessa.

A Legnano proprio la mancanza di controlli sulla giostra della «zattera», così i ragazzi chiamavano la struttura, era costata il ricovero ed un delicato intervento chirurgico alla gamba alla tredicenne legnanese, vittima dell’incidente, che era caduta dal sellino di supporto al quale era stata assicurata. Norme di sicurezza tranquillamente bypassate dal capo della polizia locale di Borgo D’Ale, a fronte di pagamenti con ricariche Postepay per un giro di affari notevole. Il comandante avrebbe rilasciato oltre 1.000 codici identificativi. Le giostre con i codici rilasciati sono state poste sotto sequestro e adesso al vaglio degli inquirenti ci sarebbero altre 4.000- 5.000 giostre con codici rilasciati in passato sempre dallo stesso comandante della polizia locale di Borgo d’Ale. Sono complessivamente indagate, allo stato, 36 persone.