
Sono numeri pesanti quelli che emergono dopo i controlli nelle scuole superiori di Parabiago. Al liceo Cavalleri...
Sono numeri pesanti quelli che emergono dopo i controlli nelle scuole superiori di Parabiago. Al liceo Cavalleri e all’Istituto Maggiolini, nelle ultime settimane, i furti di rame hanno lasciato gli edifici al buio: i ladri hanno portato via oltre 2,1 chilometri di cavi, danneggiando la cabina elettrica principale e mettendo fuori uso la messa a terra. L’ultimo raid, nel fine settimana di Ferragosto, ha aggravato una situazione già critica. Si pensava a qualche centinaio di metri di fili asportati, ma la realtà è risultata ben peggiore dopo che Città Metropolitana si è riunita con i tecnici per valutare l’entità dei danni e stilare un primo preventivo. Si tenterà adesso di tamponare l’emergenza entro la prossima settimana, ma per ripristinare l’intera rete serviranno due mesi, sempre se i materiali verranno trovati per tempo.
Incredibile il bottino, di gran lunga superiore alle prime stime. Si calcola che ammonterebbe a centinaia di migliaia di euro. Messi insieme a più riprese, grazie alla mancanza assoluta di controlli nell’area delle scuole dove un varco nel muro di cinta, crollato anni fa dopo un temporale, fornisce facile accesso a chiunque. Un colpo che non è solo economico: mette in luce la fragilità delle strutture scolastiche, spesso lasciate senza sistemi adeguati di sicurezza e controllo. Nessuna telecamera, nessun servizio di sorveglianza.
La dirigenza scolastica ha cercato di rassicurare studenti e famiglie garantendo lo svolgimento regolare degli esami di recupero, spostati nelle aule più illuminate. Ma resta forte la rabbia per l’ennesima dimostrazione di quanto le scuole, luoghi che dovrebbero essere sicuri e protetti, vengano invece abbandonate a sé stesse, facili prede per i ladri di rame come in passato per vandali e altri balordi.
Christian Sormani