CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Furti rame, scuole al buio. A rischio il via delle lezioni

Parabiago, finiti nel mirino gli istituti superiori Cavalleri e Maggiolini . I ladri di “oro rosso“ hanno trafugato centinaia di metri di cavi in più occasioni. .

Parabiago, finiti nel mirino gli istituti superiori Cavalleri e Maggiolini . I ladri di “oro rosso“ hanno trafugato centinaia di metri di cavi in più occasioni. .

Parabiago, finiti nel mirino gli istituti superiori Cavalleri e Maggiolini . I ladri di “oro rosso“ hanno trafugato centinaia di metri di cavi in più occasioni. .

Le scuole superiori Cavalleri e Maggiolini, punto di riferimento per migliaia di studenti parabiaghesi e dell’Altomilanese, sono finite nell’occhio del ciclone per una lunga serie di furti di rame che rischiano di compromettere la regolare partenza del nuovo anno scolastico lasciando le scuole al buio e senza servizi. L’ultimo episodio si è consumato nella notte tra domenica e lunedì: ignoti si sono introdotti nell’area degli istituti di via Spagliardi e hanno portato via i cavi elettrici in rame della messa a terra, collegati a una cabina elettrica che serve entrambi i plessi.

Non è la prima volta che succede. Anzi, secondo quanto emerso, si tratta solo dell’ennesimo furto che ha già fatto sparire centinaia di metri di cavi nelle scorse settimane, circa 800, mettendo a dura prova impianti e strutture. Il danno non è solo economico – il rame è un metallo molto ricercato sul mercato clandestino – ma ha ricadute dirette sul funzionamento delle scuole. Senza impianto elettrico a norma, la sicurezza degli edifici non può essere garantita e il rischio concreto è quello di un rinvio dell’apertura. I tecnici di Città Metropolitana, ente competente per la manutenzione degli istituti superiori, hanno stimato circa due mesi di lavoro per ripristinare l’impianto, ma la corsa contro il tempo è già cominciata per cercare di ridurre i tempi e scongiurare ritardi.

La vicenda solleva molte domande. Come è possibile che episodi di questo tipo si ripetano con tale frequenza senza che i malviventi vengano individuati? Perché aree sensibili come quelle scolastiche non sono adeguatamente protette, soprattutto in un periodo estivo in cui gli edifici restano chiusi e più vulnerabili? Genitori e studenti temono ora di trovarsi di fronte all’ennesima emergenza che si aggiunge alle difficoltà già note legate alle strutture scolastiche del territorio. Non si tratta solo di riparare i danni, ma di prevenire ulteriori episodi che rischiano di trasformare in un calvario la gestione scolastica e la quotidianità delle famiglie. In molti si chiedono anche se non sia arrivato il momento di un impegno più deciso da parte delle istituzioni competenti, con investimenti mirati in sistemi di sorveglianza, vigilanza e prevenzione.