
La sigla dell’accordo che ha di fatto costituito il comando unico di Polizia locale per Vanzaghello e Turbigo
Il comando unico di Polizia Locale di Turbigo e Vanzaghello funziona e il primo bilancio del lavoro svolto dopo l’accordo dimostra che unire le forze e condividere mezzi e uomini porta a un risultato: sono proprio i numeri del primo bilancio del Comando unico a testimoniare la bontà della scelta che ha permesso, come ha sottolineato anche il sindaco di Vanzaghello, Arconte Gatti, di "presidiare e controllare meglio il paese e tutto il territorio, pronti a intervenire in maniera ancora più puntuale e tempestiva in caso di emergenze o situazioni di criticità e pericolo". Il primo dato riguarda gli interventi richiesti telefonicamente al comando e la suddivisione per categorie. In totale si sta parlando di quasi mille segnalazioni (985): così suddivise: 35 incidenti, 50 segnalazioni per disturbo della quiete pubblica, 70 relative a segnalazioni stradali, 350 richieste per persone in difficoltà, 100 per situazioni relative a pubblici esercizi e attività, 100 per interventi in ausilio ad altri uffici, 25 per reati in corso (furti e tentate truffe), 350 segnalazioni varie. Per le attività di controllo e di polizia giudiziaria, sono stati controllati 300 soggetti e sono state raccolte 20 tra denunce e querele.
Sono stati effettuati anche tre sgomberi e sono stati segnalati dieci reati in materia di stupefacenti: le segnalazioni di natura giudiziaria generiche sono state 40 e 50 le attività di controllo mirate nelle stazioni. Ci sono poi le attività di controllo di polizia stradale, che si sono concretizzate attraverso 35 posti di controllo attraverso i quali sono state rilevate dieci infrazioni per mancanza di certificato assicurativo (con sequestro e fermo del veicolo), la rilevazione di dieci incidenti stradali e di un incidente con feriti gravi. Le auto senza revisione controllate con sanzione al proprietario sono state 30. Gli interventi su veicoli in fiamme, poi, sono stati due e cinque quelli per cause dovute a calamità naturali.
Paolo Girotti