Frassinetti all’Isis Newton: "Istituti tecnici importanti per il lavoro"

Frassinetti all’Isis Newton: "Istituti tecnici importanti per il lavoro"

Frassinetti all’Isis Newton: "Istituti tecnici importanti per il lavoro"

"Questa scuola è fortunata ad avere voi, ragazzi così preparati e appassionati". Con queste parole il sottosegretario all’istruzione Paola Frassinetti si è rivolta agli studenti dell’Isis Newton di via Zucchi a Varese.

Quella di Casbeno è stata la prima tappa di una mattinata di visite sul territorio per l’esponente di Fratelli d’Italia, che ha poi raggiunto Arcisate per incontrare i dirigenti scolastici di Varese e Valceresio e gli amministratori locali. Al Newton è stata accolta dalle note dell’Inno di Mameli, suonato e cantato dagli studenti. "È un onore la sua presenza – le ha dato il benvenuto il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Carcano, già preside dell’Isis – può conoscere la forza della scuola varesina, che è bella, ricca e con un’offerta formativa molto ampia".

L’attuale dirigente Daniele Marzagalli ha invece illustrato gli innumerevoli corsi diurni e serali che qui vengono proposti, da meccanica e meccatronica fino a moda, logistica, elettronica, biotecnologie sanitarie e agricoltura. "Abbiamo 1.509 studenti e 78 classi – ha detto – serviamo le esigenze dell’industria e dell’artigianato del territorio".

Un aspetto toccato anche dal sottosegretario, che ha voluto soffermarsi sul ruolo della formazione tecnica e professionale. "Questo governo punta molto su una riforma dell’istruzione tecnica perché si rende conto che per aumentare l’occupazione dei nostri giovani è importante dare loro la possibilità di inserirsi sul mondo del lavoro con le competenze che richiedono le imprese: per questo la qualità dell’insegnamento è fondamentale". Il sottosegretario Frassinetti ha poi toccato con mano la realtà dell’istituto, dagli spazi verdi esterni curati dagli studenti del corso di agricoltura fino alle officine e ai laboratori dove i ragazzi imparano le basi di una professione.

Lorenzo Crespi