GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Denunce di falsi infortuni Due medici dell’Asst Ovest assolti dal tribunale dopo anni

Gli ortopedici Marco Renato Pesci e Nazzareno Macioce, accusati di truffa ai danni delle assicurazioni, scagionati dai giudici "perché il fatto non sussiste" e per prescrizione .

Denunce di falsi infortuni Due medici dell’Asst Ovest assolti dal tribunale dopo anni

di Giovanni Chiodini

Due medici già dell’Asst Ovest Milanese, gli ortopedici Marco Renato Pesci e Nazzareno Macioce, accusati di truffa ai danni delle assicurazioni sono stati assolti al Tribunale di Alessandria "perché il fatto non sussiste" e per intervenuta prescrizione. Finisce con un nulla di fatto una vicenda giudiziaria che ha visti imputati una quarantina di persone per parecchi anni. Secondo l’accusa sostenuta dal procuratore aggiunto Tiziano Masini un’organizzazione che si riconduceva ad un popoloso nucleo famigliare kosovaro, residente nell’Alessandrino, avrebbe ottenuto per due anni (dal 2013 al 2015) dei risarcimenti dalle assicurazioni per denunce di falsi infortuni (gambe rotte, spalle lussate, distorsioni alle caviglie), con la compiacenza di medici generici e dei Pronto Soccorso. Nell’indagine sono finiti anche i medici di sette diversi ospedali che avevano verbalizzato gli infortuni. E tra questi anche Pesci e Macioce. La difesa dei due sanitari, affidata all’avvocato legnanese Bruno Rondanini e Stefano Rinaldo Palmerini, ha però evidenziato ai giudici che entrambi i medici avevano agito in maniera corretta, nel rispetto delle linea del Triage e non c’era alcuna relazione tra loro e gli ideatori della truffa. Nel caso del dottor Pesci l’unico contatto finito sotto la lente del procuratore si ebbe nel marzo del 2015 con un paziente arrivato all’ospedale di Abbiategrasso con la caviglia sinistra slogata. I raggi X avevano scongiurato la frattura. Dopo un bendaggio il paziente è stato dimesso e convocato per un controllo successivo, a cui però non si è mai più presentato. Ancor più paradossale l’accusa nei confronti del dottor Macioce - figlio di un noto professore di Traumatologia ed Ortopedia per oltre 40 anni a Legnano - che è intervenuto solo in fase di controllo, prestando servizio al pronto soccorso di Cuggiono, su un paziente già visto e curato anche da altri sanitari che non sono finiti nell’indagine. Dopo la notizia dell’avviso di garanzia trasmesso ai due sanitari la direzione dell’Asst di Legnano aveva subito avviato un procedimento disciplinare che ora dovrà essere annullato. Macioce si è dimesso dopo 27 anni di attività e Pesci si è trasferito all’Azienda ospedaliera di Rho. I due sanitari hanno comunque subito un innegabile danno all’immagine e alla reputazione.