REDAZIONE LEGNANO

A Legnano il primo "Daspo urbano": colpito un nigeriano che molestava i passanti

Il provvedimento è il primo di questo tipo firmato dal questore di Milano, Marcello Cardona. Sono 47 le richieste giunte da tutta la provincia

La polizia locale di Legnano (Archivio)

Legnano, 4 agosto 2017 - E' la prima volta che viene applicato il "Daspo urbano" nel Milanese. Il questore di Milano, Marcello Cardona, lo scorso 31 luglio ha emesso il primo provvedimento nei confronti di un nigeriano di 29 anni per motivi di tutela della sicurezza pubblica. La misura è stata introdotta dal Decreto Legge sulla sicurezza urbana del ministro Minniti. In questo caso il provvedimento avrà una durata di quattro mesi ed è stato emesso "in seguito - precisa in una nota la Questura - a reiterati comportamenti di disturbo e molestia" da parte del 29enne nei confronti di coloro che, giornalmente, frequentano il parcheggio di interscambio a Legnano e riguarderà anche le vie che lo delimitano: Matteotti, Gilardelli, Tosi, Europa, San Domenico e Sturzo. Il provvedimento è stato preso grazie alla collaborazione fra la Questura di Milano e la Polizia locale di Legnano, intervenuta più volte su richiesta dei cittadini legnanesi intimoriti dal comportamento dell'uomo nei confronti del quale ha più volte elevato sanzioni amministrative per la violazione del "divieto di stazionamento" e per "accattonaggio molesto" ed altrettanti "ordini di allontanamento".

intanto, dai dati della Divisione anticrimine emerge che a oggi le richieste di Daspo giunte in Questura sono 47: 34 arrivano da Sesto San Giovanni, 10 da Legnano, 2 da Milano e una da Arluno. "Le condizioni per l'emissione di un Daspo urbano - ha ricordato lo stesso questore - sono la pericolosità sociale delle condotte di chi viene proposto per il provvedimento e la reiterazione delle azioni. Altrimenti si rischia un'interpretazione impropria del Daspo, che deve essere sempre applicato in modo rigoroso da un punto di vista procedurale".  "La condotta deve incutere timore nella percezione di sicurezza della gente - ha aggiunto Cardona - non si può certo pensare di proporre l'allontanamento a gente che siede sulle panchine, a chi è poveraccio o fa l'elemosina senza dare fastidio a nessuno, o in base al colore della pelle. Il Daspo è uno strumento utilissimo per le polizie locali e forse potrebbe avere interessanti applicazioni anche in casi di reiterate condotte aggressive, come in alcune piazze della movida, al centro di spaccio e molestie, nelle discoteche, nei bar frequentati abitualmente da balordi»