Dalla parte dei giovani Il Comune sfodera il piano Young inclusion

Il progetto ha obiettivi alti e fa riferimento a un’associazione culturale di prestigio: il Centro studi Riccardo Massa. L’input è partito dall’assessorato.

Dalla parte dei giovani  Il Comune sfodera   il piano Young inclusion

Dalla parte dei giovani Il Comune sfodera il piano Young inclusion

di Silvia Vignati

Giovani dai 18 ai 25 anni: cosa desiderate, quali sono i vostri bisogni? Vi piace vivere a Castellanza, che rapporto avete con questa città? Avrete modo di esprimere i vosti pensieri. Il Comune ha infatti deciso di interpellarvi attraverso un progetto di ricerca chiamato "Young inclusion". Oggi inclusione è una parola abusata, se non è supportata da azioni concrete e contenuti. Ma il progetto ha obiettivi alti, e fa riferimento ad un’associazione culturale di prestigio: il Centro studi Riccardo Massa.

L’input è partito dall’assessorato alle Politiche giovanili, "Young inclusion" è ai nastri di partenza. L’ipotesi da cui muove la ricerca è che per creare un canale di comunicazione verso i giovani del territorio, e favorire la loro partecipazione alla vita di comunità, occorra (preliminarmente) esplorare le loro rappresentazioni e i loro vissuti, ascoltando in profondità le loro voci e quelle degli adulti che, rispetto a questi temi, possono risultare significative. La proposta di indagine prevede un coinvolgimento dei giovani già attivi nella comunità locale, i rappresentanti di associazioni e gruppi connessi a fasce di popolazione giovanile, gli operatori sociali, culturali e educativi in relazione con fasce di popolazione giovanile e infine i singoli giovani interessati alla ricerca. Attraverso lo strumento dei "focus group" si prevede di raggiungere un campione qualitativo di circa 80-100 giovani. È stato inoltre predisposto un questionario da somministrare agli stessi partecipanti dei "focus group", che permetterà di implementare la ricerca con uno strumento quali-quantitativo, fornendo ulteriori dati che andranno ad arricchire quelli già raccolti. Per esplorare lo sguardo di "adulti significativi" sulle aree indagate dalla ricerca si aggiunge, inoltre, un approfondimento nella forma di interviste in profondità a 5 "testimoni privilegiati", individuati come strategici e rappresentativi rispetto all’immaginario adulto sui temi indagati. "Come previsto nel nostro programma di mandato - afferma l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Borroni -, avviamo questo progetto di ricerca per favorire l’ascolto e il protagonismo dei giovani del territorio e la loro partecipazione alla vita della comunità".

A partire dai risultati di questa ricerca,"auspichiamo che l’ascolto e il coinvolgimento dei giovani nella vita della comunità diventino continuativi e sistematici, con l’eventuale istituzione di una apposita consulta. Il nostro obiettivo è educare le nuove generazioni al bene comune e stimolare la crescita della sensibilità verso l’impegno sociale e politico".