REDAZIONE LEGNANO

Processo Cutrì, la fidanzata Carlotta Di Lauro si dichiara estranea ai fatti

La ragazza ha scelto il dibattimento e sul fidanzato Nino, rimasto ucciso mentre preparava l'evasione di Domenico, dichiara: "Ormai è come se fossi sua moglie, dal cielo mi protegge" di Sara Riboldi

Carlotta Di Lauro

Cuggiono, 4 febbraio 2015 - Ha scelto il dibattimento Carlotta di Lauro, la fidanzata di Nino, il fratello Cutrì rimasto ucciso mentre partecipava all'evasione di Domenico. Secondo l'accusa della Procura di Busto Arsizio, la Di Lauro avrebbe avuto un ruolo attivo nell'organizzazione logistica dell'evasione di Domenico. Sarebbe stata lei a prendere in affitto il covo di Cellio (nel Vercellese) dove Mimmo avrebbe dovuto trascorrere la latitanza. Sempre lei avrebbe noleggiato i mezzi utilizzati dal gruppo per gli spostamenti e si sarebbe occupata di arredare il covo della Valsesia affinché fosse il più confortevole possibile. Ma Carlotta da sempre si è dichiarata estranea al piano di evasione dei fratelli Cutrì. Agli inquirenti racconta di essere estranea al progetto del fidanzato di liberare il fratello e di essere convinta che la casetta di Cellio fosse la nuova dimora per lei e Nino.

Lunghi capelli e un viso grazioso, Carlotta è conosciuta a Cuggiono, paese dove ha trascorso molti anni. Dopo vari spostamenti e dopo aver avuto un bambino da una precedente relazione, quando la storia d'amore finisce, Carlotta ritorna dai genitori. Poi incontra Nino e si innamora a tal punto di volerlo sposare. Sogno che è stato tragicamente infranto dalla morte del fidanzato. Ma lei a Nino pensa in continuazione. E lo ribadisce anche nell'atrio del tribunale: “Ormai è come se io fossi sua moglie - dichiara -Sono certa che dal cielo mi protegge”.

La Di Lauro è difesa dal noto avvocato di Roma Carlo Taormina. Taormina ha seguito casi che per mesi sono stati sotto i riflettori della cronaca giudiziaria. Basti ricordare la strage di Ustica, o ancora l'omicidio di Marta Russo o il delitto di Cogne. Sicuramente Carlotta si è affidata a un professionista e non ha badato a spese. Del resto, il suo legale è convinto della sua innocenza: “Lei è estranea alla vicenda - dichiara -, ma la Procura la accusa di essere parte centrale nell'organizzazione dell'evasione”, dichiara Taormina. E aggiunge: “Ora è libera, lavora e si è iscritta all'università”. Sarà il Tribunale a decidere se Carlotta è davvero estranea a questa folle evasione.