Custode del "Laghett" morto in tentata rapina a Bareggio, Draghici assolto 13 anni dopo

Il 39enne era accusato di omicidio preterintenzionale, i giudici: "Insufficienza di prove". Salvatore Sarullo era annegato cercando di sfuggire ai banditi

I rilievi dei carabinieri sul luogo del delitto

I rilievi dei carabinieri sul luogo del delitto

Bareggio (Milano), 9 maggio 2022 -  Assolto per insufficienza di prove. Si chiude così, a 13 anni dai fatti, il processo in Corte di assisea Milano a carico di Marius Elvis Draghici, accusato della tentata rapina e dell'omicidio preterintenzionale di Salvatore Sarullo la notte del 16 settembre 2009 a Bareggio. Il 39enne Draghici era stato rintracciato nell'ottobre del 2021 dopo essersi reso irreperibile dal primo settembre 2019. Il pm Giovanni Tarzia aveva chiesto una condanna a 11 anni di reclusione.

Le indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri di Milano avevano concluso che Draghici insieme ad altri tre complici (non a processo) durante un tentativo di rapina avrebbe aggredito con una trave e un bastone chiodato Sarullo, 46enne custode dell'impianto di pesca sportiva "Laghett' di Amis" a Bareggio. Sarullo, nel tentativo di salvarsi, si era gettato nel piccolo lago ma a causa delle lesioni non era riuscito a nuotare fino alla sponda opposta ed era annegato.

Tra gli elementi contro il 39enne le dichiarazioni di un testimone, connazionale di Draghici, e la presenza sul luogo del delitto di un passamontagna contenente sue tracce di Dna. Le motivazioni della sentenza sono attese tra 60 giorni.