
L'ospedale di Cuggiono
Cuggiono (Milano) - Al grido di "Giù le mani dall’ospedale di Cuggiono" i sindaci di 21 Comuni di zona mandano una lettera al presidente Attilio Fontana, alla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti e Fulvio Odinolfi, direttore generale dell’Asst Ovest Milanese. La preoccuppazione verso il presidio ospedaliero di Cuggiono è palese e si levano gli scudi di un intero territorio che chiama alla rivolta le associazioni per un presidio il 18 luglio davanti all’ospedale alle 10. "…sull’ospedale vorrei ragionassimo sulla possibilità di sacrificare Cuggiono, facendolo diventare un presidio così da poter trasferire risorse su Abbiategrasso". Queste le dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali e componenti della III Commissione permanente Sanità e politiche sociali, che hanno lasciato sconcertati i sindaci del territorio. Dichiarazioni che sarebbero da riferire, in particolare, al consigliere regionale Luca Del Gobbo (ex sindaco di Magenta).
"Non è nostra intenzione porre alcun impedimento alla crescita o al mantenimento della struttura di Abbiategrasso e contrapporre, in una sorta di rivalità, le due strutture, ma riteniamo fondamentale sottoporre alla Vostra attenzione l’importanza dell’ospedale di Cuggiono quale riferimento di tutto l’ambito dell’Asst Ovest Milanese. L’ospedale di Cuggiono ha assunto negli ultimi anni, e sino all’inizio della pandemia, grazie alla progettualità, competenza e professionalità del personale medico, infermieristico e tecnico, un importante ruolo sia con riferimento alle attività ambulatoriali ma soprattutto per quanto concerne le attività svolte nel blocco operatorio riguardanti diverse migliaia di interventi annui, dimostrando come la sanità pubblica possa essere efficace, efficiente e vicina al territorio", hanno scritto i sindaci a Fontana. Poi ancora: "L’operatività acquisita dall’ospedale di Cuggiono non è assolutamente in contrapposizione o in concorrenza a quanto svolto nelle altre strutture ospedaliere dell’Asst, anzi dovrà continuare ad essere sinergica con gli altri presidi, come lo è stata nel periodo pre-Covid e come è ben dimostrato dagli investimenti economici ma soprattutto di personale sulla struttura di Cuggiono. Tali attività, causa pandemia, hanno subito la totale interruzione anche in conseguenza del trasferimento di personale, soprattutto anestesista, in altre strutture ospedaliere, attività che parrebbe possa riprendere dal prossimo settembre. I sottoscritti sindaci chiedono, con fermezza, che l’ospedale di Cuggiono torni quanto prima a svolgere tutte le funzioni e le attività interrotte, reintegrando il personale trasferito".