Legnano, due casi di Coronavirus: positivi un medico di Rescaldina e un suo parente

La conferma dopo aver effettuato gli esami diagnostici

L'ospedale di Legnano

L'ospedale di Legnano

Legnano (Milano), 26 febbraio 2020. Due pazienti che hanno contratto il Covid-19 sono ricoverati all’ospedale di Legnano e non è escluso che altri soggetti del Legnanese, in queste ore, possano essere sottoposti a ulteriori verifiche per controllare la presenza di altri, eventuali casi di contagio: la notizia è arrivata ieri e, pur non dovendo provocare inutili allarmismi, conferma l’ampliarsi, giorno dopo giorno, della zona interessata dal Corona virus. Entrambi i casi ora ricoverati al nosocomio legnanese, a quanto risulta, sono risultati positivi al primo tampone e alla seconda verifica, effettuata nella giornata di ieri, che accerta la presenza del virus. I due soggetti, almeno per quanto riguarda l’origine del contagio, risultano direttamente collegabili all’area del bergamasco e ai soggetti transitati al pronto soccorso di Alzano Lombardo. Uno dei due, in particolare, è un medico dello stesso ospedale, residente a Rescaldina, il secondo è un suo parente.

Secondo la prassi ormai consolidata in queste frenetiche settimane, si sta lavorando per verificare le condizioni di tutte le persone vicine ai due ricoverati, per accertarne le condizioni di salute e l’eventuale manifestarsi dei sintomi. Prima di tutto vengono identificati i contatti più stretti che vengono isolati e, se sintomatici, si procede con il tampone. Le linee guida prevedono che anche chi non ha sviluppato i sintomi debba restare comunque in isolamento (il tampone, in questi ultimi casi, non viene fatto perché questo significherebbe rinnovarlo poi quotidianamente) e monitorato dalle Ats quotidianamente. I due pazienti sono ora ricoverati nella sezione appositamente dedicata alle quarantene nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Legnano e si attende di comprendere se nei prossimi giorni verranno alla luce ulteriori situazioni di contagio nel territorio.

La notizia è arrivata mentre negli ospedali del territorio si stava già lavorando alacremente per far fronte all’emergenza determinata dal virus: un lavoro tradotto in pratica sia all'Ospedale di Legnano che alla Mater Domini di Castellanza, dove sono stati preparati spazi all’accoglienza di eventuali casi sospetti. Per questo motivo la Mater Domini di Castellanza ha allestito, in collaborazione con il comitato della Croce rossa di Legnano, una tenda dedicata pre-triage al pronto soccorso.

Nello stesso ospedale di Legnano due salette vicino nei pressi del pronto soccorso sono state dedicate alla prima visita dei pazienti con sintomatologia dubbia. In questi giorni i medici legnanesi hanno fatto uno sforzo ulteriore per provare a informare i cittadini delle modalità da seguire in caso di situazioni dubbie: prima di tutto chiamare il proprio medico di base, parlare con lui e spiegare la situazione così da avere una prima sommaria valutazione, L’alternativa è quella di contattare i numeri dedicati: non è il caso di recarsi al Pronto Soccorso prima di avere un parere sull’opportunità o meno di muoversi o meno dalla propria abitazione.