Controlli in bar, discoteche e locali Lavoro nero e scontrini inesistenti

Le verifiche delle forze dell’ordine nel week-end hanno portato a sanzioni complessive per cinquemila euro

Migration

di Paolo Girotti

Controllate 238 persone, 17 veicoli, sette esercizi commerciali e due discoteche: un cittadino colombiano è stato sanzionato per ubriachezza, quattro persone sono state identificate e indagate per immigrazione clandestina, un tunisino è stato sanzionato per uso personale di cocaina; applicate sanzioni per quasi 5mila euro ai danni di esercizi commerciali e discoteche.

È questo il risultato dei controlli messi in atto nell’ultimo fine settimana dagli agenti della polizia di stato di Legnano, che hanno dato seguito alle decisioni assunte dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 13 dicembre. I poliziotti hanno monitorato l’area commerciale ex Cantoni e il centro (in particolare corso Garibaldi, corso Italia e il parco Falcone e Borsellino) oltre ad altri parchi che di recente sono stati teatro di attività di spaccio (largo Tosi, piazza Mocchetti, l’asse ferroviario e via Carlo Porta).

In corso Italia, un tunisino di 23 anni è stato indagato per immigrazione clandestina e per detenzione ai fini di spaccio dopo essere stato trovato in possesso di 4 grammi di hascisc. Dopo un controllo sugli avventori di un esercizio commerciale, sono stati denunciati per immigrazione clandestina un ecuadoriano di 44 anni e un senegalese di 48, indagato anche per possesso di documento falso.

Nella notte di sabato anche controlli amministrativi con la Finanza di Legnano, il comando provinciale dei vigili del fuoco e il personale dell’Ispettorato del lavoro di Milano: sono state riscontrate tre violazioni amministrative per un totale di circa 5mila euro. In un locale è stata inoltre verificata la presenza di un numero di avventori ben oltre la capienza prevista e si procederà con il deferimento all’autorità giudiziaria.

"Le attività – hanno sottolineato i portavoce della guardia di finanza legnanese – hanno permesso di rilevare violazioni in materia giuslavoristica, essendo stato rinvenuto personale che prestava in nero la propria attività lavorativa, sulla regolare certificazione dei corrispettivi (scontrini fiscali) nonché in materia di Iva sugli spettacoli, in considerazione della presenza di avventori senza il prescritto titolo di accesso, cui conseguiranno le sanzioni amministrative previste dalla normativa sul lavoro e da quella tributaria".