Incendio a Cerro, istanza respinta: Giuseppe Agrati resta in cella

È accusato dell’omicidio delle sorelle nel rogo che lo vide superstite

La casa di via Roma a Cerro Maggiore, dove nel 2015 morirono due sorelle

La casa di via Roma a Cerro Maggiore, dove nel 2015 morirono due sorelle

Cerro (Milano) - Giuseppe Agrati resta in carcere a Busto Arsizio. La Corte d’Assise presieduta dal giudice Daniela Frattini ha respinto l’istanza della difesa dell’uomo accusato di duplice omicidio delle sorelle morte tra il 12 e il 13 aprile 2015 nell’appartamento in centro a Cerro. I difensori hanno più volte richiesto i domiciliari dopo che "per l’ennesima volta non sono emersi inneschi dolosi" nell’abitazione di via Roma e dopo che il perito del Tribunale ha tratteggiato la discussa personalità dell’uomo affetto da mitomania. Una persona instabile, ma non pericolosa per la difesa che ne ha così richiesto lo svincolo da esigenze cautelari. L’istanza di scarcerazione era già stata rigettata a febbraio. Il timore è che Agrati faccia del male al nipote, che si era opposto all’archiviazione.