
Pierluca Oldani, sindaco di Casorezzo
Casorezzo (Milano) - A dare fuoco alle polveri è stato un paio di giorni fa il sindaco di Cassinetta Domenico Finiguerra, con un post su Facebook polemico e derisorio nei confronti di Beppe Sala. Per il paladino ambientalista dell’Abbiatense l’area B "è una pennellata di vernice verde a spese dei più deboli, l’ennesima medaglietta di finto ambientalismo pagata dai pendolari", che costretti a usare l’auto per andare a lavorare a Milano – "perché la provincia è servita da mezzi pubblici da terzo mondo" – aggirano comunque i divieti d’ingresso "entrando prima delle 7,30 e uscendo dopo le 19,30 e inquinando comunque la città". Ci ha poi messo il carico da novanta il sindaco leghista di Parabiago Cucchi, per il quale "Sala tratta i nostri Comuni come fossero scarti". Fra i tanti like ricevuti da Finiguerra c’era anche quello del primo cittadino di Casorezzo, Pierluca Oldani, in prima linea assieme a pochi altri sindaci dell’Alto Milanese per sbarrare la strada all’arrivo dell’ennesima discarica di rifiuti speciali nelle cave al confine fra Casorezzo e Busto Garolfo. Che soprattutto sui temi delle politiche ambientali – le discariche e ora i limiti d’ingresso alle auto – fra Palazzo Marino e parti del suo territorio metropolitano, fra città e “contado“ verrebbe da dire, ci sia una frattura è ormai un’evidenza. E Oldani non ha difficoltà a riconoscerlo.
Sindaco Oldani, lei come del resto Finiguerra accusate Sala non solo di attuare politiche ambientaliste di facciata, ma di farle a scapito dei Comuni della provincia. "Sala si comporta come un “podestà“, o se preferisce come il sindaco del centro, della zona 1. Tutto ciò che accade fuori dai confini del capoluogo, nonostante lui sia anche il sindaco metropolitano, non lo interessa. Per lui questi sono territori su cui scaricare, com’è il caso delle cave di Casorezzo, i rifiuti della metropoli lombarda".
La vicenda delle cave va avanti da quasi dieci anni a colpi di ricorsi e controricorsi. Quante chance avete per impedire che qui arrivino r ifiuti speciali? "A febbraio il Tar lombardo si esprimerà sull’ultima autorizzazione concessa a Solter. Siamo fiduciosi di vincere, magari davanti al Consiglio di Stato, perché quell’autorizzazione è stata concessa in soli cinque giorni e presenta delle irregolarità che non potranno non essere evidenziate dai giudici. La questione politica è che queste autorizzazioni sono state concesse dai funzionari di Città Metropolitana, e in tutti i ricorsi promossi davanti al Tar da Parco del Roccolo, agricoltori e Comuni, per proteggere l’ambiente e il nostro territorio, noi ci siamo sempre trovati come controparte, a farci la guerra, la Solter certo, ma pure... la Città Metropolitana. Il centrosinistra".
Nei presìdi e raduni che avete organizzato negli anni, al suo fianco c’era sempre il sindaco di Busto Garolfo Susanna Biondi. Ben più defilati quelli di Inveruno (Sara Bettinelli) o di Castano (Giuseppe Pignatiello) del Pd. Scelte tattiche le loro, per non “disturbare“ il centrosinistra in vista forse delle prossime elezioni? "Ci sono dinamiche di partito che pesano su determinate prese di posizione. Diciamo che, per fare un esempio, nei confronti del piano della Sea (il cui socio di maggioranza è il Comune di Milano e quindi la Giunta Sala, ndr) che vuole cementificare 40 ettari di brughiera per ingrandire la zona cargo di Malpensa, chi si oppone oggi è Francesca Monno, consigliera del Parco del Ticino in quota Forza Italia. Curzio Trezzani (Lega, ex sindaco di Boffalora, ndr) oggi si scaglia contro Sala in difesa delle cave, ma se il centrodestra in Consiglio regionale avesse a suo tempo approvato la legge che tutela e protegge i parchi sovracomunali, come il Roccolo, oggi non ci sarebbe il rischio di trovarci una discarica".
Con Milano vi trovate in una relazione di amore e odio. "Tutto quel che succede a Milano ci riguarda, che si tratti del futuro dello stadio di San Siro o di area B. Per questo motivo non vogliamo essere trattati come cittadini di seconda classe, né Sala può continuare a fare il bello o il cattivo tempo scaricando su di noi le sue politiche contraddittorie".