Una casa di riposo
Parabiago (Milano), 2 giugno 2016 - Doveva rappresentare una soluzione alternativa per molti anziani in attesa di un posto libero nella casa di riposo comunale. È diventata invece una beffa. Grazie ad un accordo con il Comune, la nuova struttura della terza età "Leopardi" in via Sesia (a gestione privata), era destinata infatti ad essere la panacea dei problemi di chi purtroppo non è arrivato alla vecchiaia con gambe robuste o mente lucida. Qui avrebbero dovuto trovare posto 20 anziani in lista di attesa nella casa di riposo pubblica "Albergo del nonno". In estrema sintesi l'accordo tra il privato ("Trentino tre" di Cernusco che acquistò il lotto per 650 mila euro) e il Comune suonava più o meno cosi: "Se mi permetti di costruire una casa di riposo, ti ospito 20 anziani con lo stesso regime tariffario della struttura pubblica". Detto fatto. Una poderosa stretta di mano e un documento scritto aveva sancito l'accordo e la cessione dell'area.
Ma ora, poco prima della sua inaugurazione prevista per fine giugno, ecco il fulmine al ciel sereno, la doccia gelata che ha scatenato la polemica. Sugli accordi con questa opera da 7,5 milioni di euro, che sorge su un'area di 9.930 mq (di cui quasi 6mila edificabili) e che sarà gestita da "La villa srl" di Firenze, qualcosa infatti non torna. "La retta sarà di 5 euro in più al giorno - dice Anna Cogliati, consigliere comunale del Pd -. Bisognerà poi versare un deposito cauzionale di mille euro. Sarà anche escluso il servizio di lavanderia dalla retta e la prescrizione dei farmaci sarà affidata al medico di base e non a quello garantito dalla struttura". Da qui la necessità di fare chiarezza. Nessuna risposta ufficiale però, per ora, giunge dall'Amministrazione comunale. E il tutto appare così arenato nelle secche dell'incertezza.