Cambio della guardia in Provincia "Costruirò la casa di tutti i Comuni"

Il cambio della guardia a Villa Recalcati ora è ufficiale a tutti gli effetti. Dopo il voto, con ribaltone, delle elezioni provinciali dello scorso 29 gennaio il primo consiglio convocato nella serata di mercoledì 8 ha visto la proclamazione del nuovo presidente. Marco Magrini ha indossato per la prima volta la fascia blu. L’esponente civico, supportato alle elezioni dal centrosinistra, ha esordito ricordando la sua storia in Provincia. "Otto anni fa entravo in quest’aula per la prima volta come consigliere provinciale, eletto in una piccola lista e grazie a qualche migliaio di voti ponderati, ora prendo la parola davanti a voi come presidente scelto da centinaia di amministratori comunali. Non vi posso nascondere l’emozione e la gratitudine per la fiducia". Da allora sono cambiate molte cose a Villa Recalcati, come ha ricordato lo stesso Magrini. "Era quella una Provincia che passava dal commissario al primo governo eletto dai sindaci e che aveva sulla testa il fantasma di una riforma che avrebbe potuto cancellare l’ente da lì a pochi mesi. Le cose poi non sono andate così e tanta strada è stata fatta per arrivare fino ad oggi. Fatemi per questo ringraziare prima di tutto i dipendenti di ieri e di oggi". Quindi il messaggio: "Questo ente vi aspetta, aspetta il vostro entusiasmo e la vostra energia per aiutarci a costruire finalmente la Casa di tutti i Comuni della provincia di Varese". E poi il grazie a chi l’ha preceduto: Gunnar Vincenzi ed Emanuele Antonelli. "È stato il mio avversario in queste elezioni, non è mai però stato un mio nemico. È persona che stimo. Quello che non ho condiviso è la sua modalità di "fare presidenza", che - a mio parere - necessita di un maggiore coinvolgimento delle amministrazioni comunali. È quello che voglio fare". Magrini ha comunicato la nomina della vicepresidente, la consigliera Valentina Verga (Pd), mentre ha fatto ingresso in consiglio, al posto del neopresidente, Marina Paola Rovelli, sindaco di Comabbio. Lorenzo Crespi