
Don Emanuele Tempesta, ex parroco vicario di Busto Garolfo, all'epoca dei presunti abusi
Don Emanuele Tempesta, ex parroco vicario di Busto Garolfo, in provincia di Milano, è stato condannato in primo grado a sei anni e sei mesi di reclusione per abusi sessuali su minore. Il prete, arrestato il 15 luglio 2021, è accusato di aver commesso violenze su alcuni bambini di età compresa tra 7 e 11 anni all’interno della sua abitazione.
Gli abusi a casa
All’epoca dei presunti abusi – si parlò di almeno otto episodi – don Tempesta aveva 29 anni e svolgeva la sua funzione religiosa nella parrocchia da non molto tempo. Secondo la ricostruzione fatta in sede di processo, il prete avrebbe attirato a casa sua alcuni dei bambini che frequentavano la chiesa con la scusa di giocare ai videogiochi o fare due chiacchiere. Lì, avrebbe poi molestato sessualmente alcuni di loro.
L’incidente probatorio
I minorenni coinvolti sono stati ascoltati dal giudice durante un incidente probatorio, una modalità che permette di anticipare la formazione della prova durante la fase di indagine, quindi prima del dibattimento. Al termine della requisitoria, il pubblico ministero Martina Melita, che rappresenta l’accusa, aveva chiesto una condanna a 11 anni di carcere.
Le pene accessorie
La corte del tribunale di Busto Arsizio, presieduta dal giudice Giuseppe Fazio, ha però deciso per una pena di durata inferiore, a cui ha aggiunto il divieto di avvicinarsi a scuole o luoghi frequentati da minori nonché risarcimenti compresi tra i 750 e i 2.000 euro per le oltre venti parti civili che si sono costituite in fase dibattimentale. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 60 giorni.
Probabile ricorso
Molto probabilmente gli avvocati del sacerdote presenteranno ricorso in Appello. Don Tempesta, difeso da Mario Zanchetti, ha sempre negato ogni addebito parlando al contrario di accuse infamanti. Quando il caso scoppiò, tre anni fa, diverse membri della comunità religiosa di Busto Garolfo difesero il sacerdote definendolo un “tradizionalista religioso”, “incapace di fare male ai bambini”.