
Quest’oggi dalle 17 si riunisce il Consiglio comunale. Non sarà l’occasione per parlare dell’inchiesta antimafia della Dda di Milano che ha coinvolto, comunque senza alcun addebito nei loro confronti, il sindaco Cesare Nai, l’assessore Lovati e il consigliere Chillico. All’ordine del giorno i prezzi delle aree cedibili, il piano cimiteriale, il piano delle alienazioni e l’aggiornamento in merito al raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara dopo l’incontro avuto al Ministero. Nessuna risposta è prevista alla richiesta delle minoranze di chiarimenti sui fatti immortalati nell’ambito dell’inchiesta Hydra della Procura. E neanche sull’ultima osservazione presentata dagli stessi consiglieri di minoranza relativa al dehors di 72 metri quadri situato in via II Giugno, davanti al bar dei Parrino, proprio dove il sindaco Nai era stato immortalato con Paolo Errante Parrino parente di Matteo Messina Denaro, gia condannato in via definitiva negli anni ‘90, residente da anni in città. "Dalle carte - dicono le minoranze - emerge che la concessione del dehors è scaduta a fine 2020. L’istanza di rinnovo non è andata a buon fine. Questo comporta che dal 2021 la concessione non è stata rinnovata e, quindi, l’occupazione del suolo pubblico sta continuando senza titolo. Dalle intercettazioni emerge che Nai ha avuto un colloquio con il proprietario del dehors proprio per discutere della pratica". Per questo le minoranze chiedono al sindaco perché, in assenza del necessario rinnovo della concessione, non è ancora stato rimosso il dehors. E chiedono anche se la Polizia locale è intervenuta verbalizzando e sanzionando l’irregolarità. La replica del sindaco Nai è perentoria. "Non è mio compito istruire e seguire le pratiche. Questo lavoro compete agli uffici. E’ vero che Parrino mi ha chiesto il motivo per cui la pratica non s’era risolta. Io mi sono limitato a girare la segnalazione agli uffici di competenza". G.Ch.