REDAZIONE LEGNANO

Asilo degli orrori: "Anche per noi fu un trauma"

L'asilo degli orrori di San Giorgio su Legnano demolito: proprietari ignari della tragedia raccontano la loro drammatica esperienza.

La triste vicenda dell’asilo degli orrori di San Giorgio su Legnano che nel 2014 fu al centro di un’inchiesta dei carabinieri dei Nas per maltrattamenti sui bambini ospiti della struttura di via Roma, ha colpito anche i proprietari dell’area che nel 2014 venne data in affitto a T.T. poi condannata alla pena di 3 anni e tre mesi. Oggi quell’edificio non esiste più, nei giorni scorsi le ruspe dell’impresa Cassavia di Canegrate l’hanno rasa al suolo. Il ricordo però è ancora vivo in chi quell’edificio lo aveva costruito e affittato alla direttrice poi accusata di maltrattamenti. Mariangela Buttiglieri racconta la sua esperienza di inconsapevole proprietaria venuta allora a conoscenza dei fatti proprio dai giornali del maggio 2014 quando davanti ai Nas dei Carabinieri i genitori videro le immagini di quanto accadeva tra i muri dell’asilo nido privato di San Giorgio su Legnano. "Una mattina – racconta Mariangela – apprendemmo dai giornali i gravi fatti che accadevano all’interno della nostra proprietà. Increduli cercammo di contattare l’affittuaria, la signora T.T., che non si rese reperibile".

Una situazione drammatica anche per i proprietari scaraventati alla ribalta della cronaca senza alcuna colpa "Le cose andavano bene da diversi anni, la rata dell’affitto veniva pagata regolarmente così come le utenze ed anche i rapporti con le istituzioni erano cortesi. Nulla faceva pensare ad una cosa del genere". Per dieci anni le finestre rimasero chiuse e le luci spente. "Alla morte di nostro padre nel 2019 abbiamo voluto dare corso al suo sogno, quello di realizzare una casa per le sue due figlie". Avviate le pratiche amministrative per la licenza edilizia Mariangela e la sorella hanno deciso di demolire tutto l’edificio per cancellare definitivamente il ricordo di quanto accaduto a loro insaputa. "E questo è tutto!" conclude Mariangela con il desiderio di dimenticare in fretta quei mesi terribili della primavera 2014.

Paolo Mattelli