Arseniy, ragazzo di Kiev, testimone del conflitto "Io e la mia mamma siamo scappati sotto le bombe"

"Mio padre è rimasto in Ucraina a combattere e io non so quando potrò riabbracciarlo"

"Cari ragazzi, sono Arseniy,ho 12 anni,sono un ragazzo di Kiev. Da un mese il mio paese è in guerra. Nei libri di storia ho letto tante volte la parola guerra,mai avrei pensato di viverla e vedere la mia città distrutta. Ho abbandonato le mie abitudini,i miei amici, il mio amatissimo papà. Deve salvare il mio paese impugnando un’arma: "papà ti vuole tanto bene e ti promette che tornerà presto" ha detto. Per proteggermi nessuno mi aveva raccontato quello che stava per accadere, ma ora la guerra è diventata la mia nuova quotidianità, tutto è chiaro! La mamma piange di nascosto. Non so quando rivedrò il papà, perché io e la mamma siamo scappati. In questi giorni le bombe sono cadute ovunque e la mia casa non c’è più, siamo in viaggio verso l’Italia. Una famiglia italiana si è resa disponibile ad ospitarci offrendoci un po’ di tranquillità, almeno fin quando la situazione non ci permetterà di tornare a casa! Penso spesso al papà e al fatto che avrei dovuto abbracciarlo più stretto perché in questo momento che non c’è mi fa sentire triste. So che potrebbe succedere qualcosa di brutto e che potrei crescere senza di lui. Trattengo le lacrime e il cuore batte forte. La mamma dice che devo essere più forte delle mie paure. Presto entrerò nella vostra classe, spero di trovare nuovi amici che mi regalino un po’ della spensieratezza dei miei ultimi giorni a scuola".