In una puntata era presente Nino Formicola (a sinistra) del duo Zuzzurro e Gaspare
Legnano (Milano), 12 marzo 2022 - Lungo via per Busto Arsizio a Legnano rimangono i capannoni giganteschi che raccontano una storia di televisione ormai passata. Un periodo straordinario che oggi, dopo 45 anni, vuole ancora essere ripercorso in chiave giornalistica col programma "Top di Antenna 3" condotto dal giornalista Stefano Golfari che ripercorre momenti di spettacolo allo stato puro dell’emittente di Sandro Parenzo. Una nuova trasmissione basata su divertenti spezzoni tratti dall’immensa nastroteca dell’emittente e con la presenza in studio di alcuni dei protagonisti degli show degli anni 70/80. Nella prima puntata era presente Nino Formicola del duo Zuzzurro e Gaspare. In seguito saranno ospitati Gerry Bruno, Ettore Andenna e altri nomi noti al grande pubblico di Antennatre con gli artisti che verranno sempre intervistati dal giornalista Stefano Golfari. Gli spezzoni sono scelti accuratamente dal responsabile dell’archivio, Alessandro Di Milia grazie anche al lavoro svolto dall’Associazione Amici di Renzo Villa a cui ha permesso di riversare in formato digitale la nastroteca e usare per il progetto viaperbusto15.it i materiali. Felice Wally Giambelli Villa, presidente dell’associazione Amici di Renzo Villa ed ex moglie del cabarettista e fondatore della tv legnanese: "Credo che la nascita di questo programma sia in parte anche merito nostro, della famiglia di Antenna 3 che grazie a Renzo ha sempre creduto nel valore di artisti, idee, persone e soprattutto forza collettiva. I grandi artisti hanno avuto un enorme merito.
Sono certa che la trasmissione sarà un successo, non solo per chi ha nostalgia ma per il pubblico che ha voglia di tornare a sorridere con leggerezza. Il conduttore Golfari è appassionato e di immensa competenza, noi siamo emozionati e felici". Antenna 3 fu fondata il 3 novembre 1977 da Renzo Villa con la collaborazione dell’amico Enzo Tortora, e al contributo di 130 soci dopo le prime esperienze di Telealtomilanese. Trasmetteva a colori e aveva vasti studi di oltre 6.000 metri quadrati sul confine con il comune di Castellanza e ricavati in un ex capannone di un’industria metalmeccanica, considerati anche oggi i più moderni d’Europa e i più grandi d’Italia.