
Box allagati nei palazzi di corso Magenta: danni per decine di migliaia di euro
Legnano (Milano) - Questa non è un’emergenza eccezionale, ma un’emergenza cronica e gli amministratori, che in questa situazione non hanno colpe dirette, non devono perdersi in parole che non portano a nulla: lo scrive, in una lettera inoltrata a tutti i consiglieri comunali, la portavoce degli alluvionati di corso Magenta e via Ratti, investiti a metà settembre dall’ennesimo allagamento. La lettera arriva a pochi giorni dal Consiglio comunale in cui è stato annunciato che Cap Holding ha installato strumenti di verifica che dovrebbero permettere, non si sa in quali tempi, di identificarne le cause.
"Consideriamo questo atteggiamento ingannevole nei confronti del Consiglio Comunale, dei cittadini e in particolare degli alluvionati – spiega la portavoce –. È un modo per rinviare decisioni e lavori che Cap Holding dovrebbe fare: adeguare la rete fognaria enormemente sottodimensionata visto quello che succede, visto la crescita della città e non ultimo l’immissione delle acque fognarie di Castellanza. Il collettore costruito negli anni Sessanta non può immettersi, all’angolo della via Ratti, nel canale dell’Olonella, che è molto più piccolo e riceve anche le acque di via Buozzi. Certo che poi la fognatura esonda". Perché, dunque, la lettera ai consiglieri? Perché facciano pressione, come richiesto da anni, per far capire al gestore "che deve avviare grandi progetti e grandi lavori non più rinviabili, risolutivi e seri".