I murales realizzati cinque anni fa dagli studenti sui muri di fronte all’Istituto Gadda Rosselli di Gallarate devono essere cancellati. La Commissione Paesaggio ha espresso la "condanna": non possono essere salvati quindi l’operazione di pulizia avviata a inizio luglio potrà riprendere a breve riportando quelle superficie all’aspetto originario. La Commissione ha risposto in merito alla questione dopo che l’Istituto Aloisianum, la casa dei Gesuiti, proprietario dei muri dipinti con lo spray, aveva presentato una proposta per salvarli. La decisione è stata resa nota l’altra sera in Consiglio comunale da Sonia Serati, consigliere di minoranza (Più Gallarate) che ha stigmatizzato quanto deciso dall’organo tecnico. "La proposta avanzata da Aloisianum – ha risposto la Commissione Paesaggio – non appare accettabile perché contraddittoria con l’obiettivo primario che dovrebbe essere quello di riconoscere il muro come elemento di valore in sé. Ipotizzare installazioni permanenti che da un lato altererebbero il Genius Loci di questo brano di città, dall’altro tenderebbero a "far sparire e rendere trasparente il muro" non si ritengono compatibili".
Il lungo muro, continua il verbale "è da intendersi come un documento storico che contribuisce alla sedimentazione della memoria collettiva: come tutte le tracce del passato, offre una finestra sulle nostre radici, aiutandoci a preservare la nostra eredità culturale e a comprendere meglio il nostro presente. Le tracce della storia che ancora si possono riconoscere nella nostra città, sono preziose risorse educative". La decisione è presa, i murales vanno cancellati. Ma le perplessità sull’opportunità della decisione restano.
Rosella Formenti