CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Addio a Dario Radaelli. Nella storia dell’Alfa Romeo

Si è spento a 96 anni l’ingegnere legnanese e Maestro del lavoro. Figura di spicco della sperimentazione tecnica, deteneva tanti brevetti.

Addio a Dario Radaelli. Nella storia dell’Alfa Romeo

Addio a Dario Radaelli. Nella storia dell’Alfa Romeo

Si terranno oggi alle 14.30 in Chiesa San Giovanni a Legnano i funerali di Dario Radaelli, 96enne con una lunga carriera trascorsa all’Alfa Romeo come tecnico e dirigente. Radaelli è stata una delle figure di maggiore spicco nella sperimentazione tecnica del Biscione, avendo contribuito in modo decisivo in particolare allo sviluppo dei sistemi di iniezione meccanica ed elettronica. E’ stato rconosciuito come una vera e propria autorità negli Usa, essendo detentore del più alto numero di brevetti Alfa Romeo, oggi utilizzati dalla totalità dei costruttori di automobili, Nel 2015 era stato premiato da Confindustria dell’Alto Milanese con la nomina a Maestro Del Lavoro. Legnanese di origini, Radaelli è noto per essere stato una figura chiave nel programma Controllo Elettronico del Motore, nato 1976 nell’ambito del "Progetto finalizzato Energetica", del consiglio nazionale delle ricerche, in collaborazione con l’Università di Genova. Col sistema Cem si poteva escludere l’alimentazione e la combustione in due dei quattro cilindri quando la richiesta di potenza è minima, con conseguente riduzione dei consumi. Radaelli è stato anche il progettista dell’iniezione meccanica delle Alfa Romeo per auto esportate sul mercato statunitense negli anni 60.

I suoi studi di adeguamento dei motori a scoppio alle norme Usa, riguardanti le emissioni di scarico, sono stati fondamentali per l’entrata dell’Alfa Romeo (nel 1966) nel mercato nord Americano. Era titolare, per l’Alfa Romeo, di 14 brevetti depositati in Usa, nel periodo dal 1968 al 1986. Si era anche occupato dei test di omologazione delle emissioni effettuati in altura, sempre negli Stati Uniti. Lo ricorda sulla pagina Facebook dell’Alfa Club Milano, Andrea Vecchi, che lo definisce così "l’amico, l’ingegnere, il maestro di lavoro, il detentore di tantissimi brevetti Alfa Romeo, l’inventore del CEM e della disattivazione dei cilindri, l’inventore dell’iniezione elettronica e, per ultimo, nostro socio onorario". Ancora, "uno dei più grandi ingegneri che la storia automobilistica a livello mondiale abbia mai avuto". Così si congeda il club: "Caro Dario, un doppio lampeggio, ci mancherai tantissimo".