SILVIA VIGNATI
Cronaca

A La Tela si parla della masseria tolta alla mafia

Era un luogo in cui si decidevano le strategie criminali del clan e dove si compivano violenze. Si è...

Era un luogo in cui si decidevano le strategie criminali del clan e dove si compivano violenze. Si è...

Era un luogo in cui si decidevano le strategie criminali del clan e dove si compivano violenze. Si è...

Era un luogo in cui si decidevano le strategie criminali del clan e dove si compivano violenze. Si è trasformato, grazie al lavoro della Caritas, dell’associazione Libera, della onlus Una Casa Anche Per Te e dei volontari, in un bene a disposizione dell’intera comunità. È la Libera Masseria di Cisliano, nata del lavoro di don Massimo Mapelli (nella foto). Questa storia di rinascita è contenuta nel volume "Insieme si può - Libera Masseria, il sogno incontra la giustizia", che verrà presentato domani alle 21 in uno spazio che ha avuto una vicenda per molti aspetti analoga: l’osteria La Tela (Strada Saronnese 31), bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune e gestito dalle cooperative La Tela e Meta insieme, con altre associazioni del territorio. A dialogare con don Massimo sarà (non a caso) un ex sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo.

La prefazione del volume è curata da don Luigi Ciotti. "Ecco cosa accade quando un sogno incontra la giustizia! - scrive il sacerdote - E don Massimo è uno abituato a sognare in grande. Grande come un edificio in stato di abbandono che un giorno scopre esistere nel Comune di Cisliano, cintura sud di Milano. Si tratta di un immobile appartenuto a una famiglia della ‘ndrangheta, giunto quasi al termine di un processo di confisca e il cui destino è ancora incerto. Per fortuna, la consapevolezza dei problemi da affrontare non basta a scoraggiare le persone come don Massimo, né le centinaia di associazioni e gruppi impegnati nel recupero e nella riconversione dei beni mafiosi". Silvia Vignati