Lecco, 30 giugno 2023 - L’attesa è finita. Oggi il Lecco conoscerà il suo destino. O, meglio, conoscerà il verdetto di Covisoc e Commissione Infrastrutture relativamente alla sua domanda di iscrizione al campionato di serie B. Se ne sono dette tante in questa lunga, lunghissima, settimana sulle possibili sorti di un Lecco che, dopo aver festeggiato la promozione sul campo nella serie Cadetta ritrovata dopo 50 anni al termine del doppio confronto con il Foggia, ha vissuto giorni da incubo nei quali c’è chi temeva addirittura la discesa… in serie D.
Il motivo? Non essere riuscito a produrre in tempo tutta la documentazione necessaria per potersi iscrivere al proprio campionato di B e, nello specifico, quella relativa all’impianto di gioco sul quale giocare le partite casalinghe, in attesa dei (tanti) lavori per mettere a norma il Rigamonti – Ceppi. A quanto pare, perché si è sempre veleggiato nel campo delle ipotesi non essendoci dichiarazioni ufficiali in merito, il Lecco avrebbe individuato (in tempo) nell’Euganeo di Padova il campo su cui giocare la prima parte di stagione ma non sarebbe riuscito a produrre nei tempi prestabiliti dalla Lega B la documentazione inerente il nullaosta per l’ordine pubblico rilasciato da Prefetto e Questore di Padova.
Documento che il Lecco ha prodotto con un giorno di ritardo. Per il resto la domanda di ammissione, con fidejussioni e quanto altro, dovrebbe essere a postissimo. Se la scorsa settimana la città e la tifoseria erano piombate in una sorta di (giustificato) clima depressivo, negli ultimi giorni sulla riva manzoniana del Lario pare sia tornato il sorriso sia per l’alzata di scudi di tutto il mondo sportivo e dei massimi dirigenti del calcio italiano, col presidente di Lega B Mauro Balata in testa, che hanno dato molte attenuanti alla dirigenza lecchese sia perché nei giorni scorsi è comparsa una Pec nella quale il Lecco, prima della fine dei playoff, aveva chiesto alla Lega una dilazione dei tempi per la produzione di tutte le autorizzazioni necessarie per potersi iscrivere alla B.
Una dilatazione dei tempi perché ricordiamo che i playoff di serie C sono terminati 10 giorni dopo… non di certo per colpa dei blucelesti lecchesi. Oggi comunque Covisoc e Commissione Infrastrutture esprimono il loro parere. La sensazione è che il Lecco possa essere iscritto regolarmente alla B senza nessun problema. Non dovesse essere così, il patron Paolo Di Nunno è pronto alla battaglia legale con ottime possibilità di vincere. A Lecco c’è tutta una città che aspetta la Serie B.