Il Lecco sceglie Padova come alternativa al Rigamonti-Ceppi. Il prefetto dice no, iscrizione in B a rischio

Trovato un accordo: il club bluceleste si occuperà dei lavori allo stadio, il Comune delle questioni di sicurezza e ordine pubblico. Ma prima va reperito l’impianto per i match d’esordio

La squadra in posa sotto la Curva Nord, tempio del tifo bluceleste

La squadra in posa sotto la Curva Nord, tempio del tifo bluceleste

Lecco, 20 giugno 2023 – Serie B, il Lecco sceglie lo stadio di Padova ma il prefetto non dà l'ok: iscrizione a rischio A tre giorni dalla storica promozione la reperibilità di uno stadio conforme alle norme per la nuova categoria continua ad essere un problema.

Nella giornata di ieri il patron Paolo Di Nunno ha annunciato che nel caso il Rigamonti-Ceppi non fosse ancora agibile, le prime partite casalinghe della squadra bluceleste si giocheranno all’Euganeo di Padova. Ma in serata il prefetto della città veneta avrebbe espresso il suo parere sfavorevole.

Palazzo Bovara

Sono queste le due novità emerse a margine del ricevimento uffiaicle, a palazzo Bovara, dei vertici societari, di Luciano Foschi e i suoi ragazzi reduci dalla storica impresa, la vittoria (3-1) con il Foggia che ha regalato la promozione in serie B a cinquant’anni dall’ultima volta. 

Summit

A meno di 48 ore da una domenica indimenticabile con una città intera e i suoi tifosi a far festa fino a notte fonda, il patron Paolo Di Nunno, accompagnato dal direttore generale Angelo Maiolo, ha fatto il punto sulla questione stadio con il sindaco Mauro Gattinoni, l'assessore allo sport Emanuele Torri e alcuni membri del consiglio comunale.

Il club

Il club ha garantito che si farà carico dei lavori di adeguamento del Rigamonti-Ceppi alle norme presiviste per la Lega di serie B: capienza minima di 5.500 posti a sedere numerati, nuovi servizi igienici ma anche l’ampliamento degli attuali spogliatoi. Secondo una prima stima servirebbero tra i 6-700mila euro. “Utilizzeremo i fondi della Lega (parte dei diritti televisivi, ndr) e con l’aiuto di qualche sponsor sistemeremo noi lo stadio”, ha spiegato Di Nunno al termine dell’incontro. 

Il Comune

Palazzo Bovara invece si farà carico di tutte le inombenze che riguardano ordine pubblico, sicurezza e viabilità connesse alle partite casalinghe. Tradotto: gestione delle aree di filtraggio e pre-filtraggio, parcheggi e traffico in occasione delle partite casalinghe al Rigamonti-Ceppi. Il fatto che in serie B si giochi di sabato, di venerdì o lunedì nel caso di anticipi o posticipi è un’ulteriore variabile che aggiunge complessità alla già complessa gestione di uno stadio ubicato nel cuore della città. 

Niente Brianteo

Perché è sfumata l’ipotesi Brianteo, la destinazione più logica in alternativa al Rigamonti-Ceppi? In realtà c’era già un accordo non scritto tra lo stesso Di Nunno e Adriano Galliani ma all’ultimo amministratore delegato del Monza ma la recente scomparsa del Cavaliere ha cambiato gli scenari. La famiglia Berlusconi è pronta a cedere quote del club e forse Galliani non se l’è più sentita di legare le mani a una possibile nuova proprietà.

Padova

Così la scelta è ricaduta sull'Euganeo di Padova, alla luce della lunga e rodata amicizia tra lo stesso Di Nunno e Massimiliano Mirabelli che, a meno di improbabili sorprese dell'ultimo minuto, sarà il direttore sportivo del Padova anche la prossima stagione. Una curiosità per vecchi cuori blucelesti: proprio all’Euganeo di Padova il Lecco di Gianpaolo Rossi è legata un capitolo degli ultimi trent’anni blucelesti. Era una caldissima domenica di giugno, il 6 giugno 1999 per l’esattezza, e una rasoiata di Alberto “Bebeto” Bertolini salvò il Lecco dalla retrocessione in serie C2.