DANIELE DE SALVO
Cronaca

Varenna e la tassa di sbarco contro l’iperturismo: nel mirino i visitatori di giornata

L’idea del sindaco Manzoni: “Costa di più gestire chi poi porta pochi benefici economici in paese”

La famosa Passeggiata degli innamorati di Varenna invasa dai turisti

La famosa Passeggiata degli innamorati di Varenna invasa dai turisti

Varenna (Lecco) – Una tassa di sbarco. A chiedere di poter riscuotere il balzello dalle orde di turisti mordi e fuggi che ormai quotidianamente invadono Varenna, è il sindaco Mauro Manzoni. Gli incassi servirebbero per porre rimedio ai disastri che si lasciano alle spalle: spazzatura ovunque, ressa, traffico... “Paradossalmente costa di più gestire chi poi porta pochi benefici economici in paese – spiega il primo cittadino -. Sono i visitatori di giornata, che non pagano la tassa di soggiorno perché non pernottano, spesso nemmeno pranzano o cenano perché i prezzi non sono sempre abbordabili e quindi magari si portano il pranzo al sacco da casa lasciando poi però qui i rifiuti, parcheggiano ovunque, creano problemi di sovraffollamento e ordine pubblico... L’idea è quella di chiedere anche loro un contributo, come lo si chiede a chi soggiorna, per recuperare risorse per garantire la pulizia, il decoro e la sicurezza e migliorare l’accoglienza magari con nuove proposte culturali e di svago”.

I soldi servirebbero per la pulizia e la vigilanza urbana, per manifestazioni, per servizi. La gabella di sbarco essere pagata direttamente con una maggiorazione sui biglietti di treni, bus e traghetti che fermano in paese, piuttosto che dei parcheggi. Manca però una legislazione in merito.. Per questo Mauro Manzoni si appella direttamente al ministero del Turismo. “Il fenomeno dell’overturism continua ad affliggere i paesi del lago di Como, in particolare Varenna – argomenta meglio il sindaco della Piccola perla del Lario -. L’estensione del contributo di sbarco ai centri appartenenti al distretti del turismo del Centro Lario tra cui anche Bellagio, Menaggio e Tremezzina potrebbe essere una valida proposta per tentare di governare le conseguenze dell’iperturismo”.