
Le indagini dei carabinieri sono in corso per risalire alla data e alla causa del decesso di Angelo Spreafico
Galbiate (Lecco), 11 agosto 2025 – Il corpo mummificato di Angelone è stato scoperto grazie ad una soffiata anonima. Sarebbe stato un non meglio identificato vicino di casa a indicare che lì, nell'appartamento al piano superiore di quella palazzina di via Sant'Alessandro, probabilmente c'era il cadavere di un uomo morto da tempo, cioè Angelo Spreafico, classe 1969, di cui non si sapeva più nulla dai tempi del lockdown da pandemia di Covid.
La telefonata sarebbe stata fatta giovedì in giornata agli agenti della Polizia locale, che poi a loro volta avrebbero avvisato i carabinieri della caserma di Olginate. Angelo, come lo chiamavano tutti, per il suo fisico robusto e per il suo carattere particolare, è stato rinvenuto in camera da letto, mummificato.
Al piano di sotto, nella sua abitazione, c'era Francesco, Franco per chi lo conosce, il fratello minore di tre anni. Non ha detto una parola a chi gli ha domandato se fosse a conoscenza della morte del fratello maggiore e del perché non avesse avvisato nessuno.
Tra i due fratelli, entrambi scapoli, sembra non corresse buon sangue o comunque che i rapporti tra loro fossero inesistenti. Ora Franco risulta indagato, probabilmente per occultamento di cadavere.
a sensazione che si ha è che possa soffrire di qualche disturbo. Uno psichiatra lo ha già visitato subito dopo il macabro rinvenimento e ora si trova in una struttura protetta. E' un oss in una casa di riposo, il ricovero coatto è stato disposto pure per evitare che continui ad occuparsi di anziani e persone fragili.
Dai primi accertamenti e dalle prime indagini, Angelone sarebbe morto per cause naturali, probabilmente per un malore. Sarà l'anatomopatologo incaricato dell'autopsia però a stabilire le cause e le modalità del decesso. Il sessantenne era disoccupato: si era rifiutato di vaccinarsi contro il Covid e non usciva più di casa perché ossessionato dalla paura di essere contagiato. Aveva così perso il posto di lavoro. Una circostanza, quella della disoccupazione, in base alla quale si escluderebbe l'ipotesi di un delitto per incassare pensione o assegno di disoccupazione e avvalorerebbe la tesi di un malore, probabilmente nel sonno, mentre era nel suo letto. Le indagini però sono appunto ancora in corso.