La frana di Varenna si muove ancora. I tempi di riapertura di strada e ferrovia si allungano

Dall’alto piovono ancora massi e fango. Fino a martedì niente sopralluoghi, troppo rischioso per geologi e rocciatori

Varenna, 20 maggio 2023 – La frana che venerdì mattina ha travolto e interrotto sia la Sp 72 sia la linea ferroviaria Lecco–Sondrio si muove ancora. Il fronte dello smottamento è instabile e continuano a piovere macigni e fango. La pioggia sta rendendo ulteriormente più complicata la situazione già critica.

La galleria sfondata dalla frana
La galleria sfondata dalla frana

Fino a quando le condizioni meteo non miglioreranno, non sarà possibile nemmeno ultimare i sopralluoghi per pianificare gli interventi necessari. Probabilmente bisognerà aspettare almeno fino a martedì affinché geologi e rocciatori possano compiere ispezioni direttamente sul campo. Per il disgaggio e la rimozione del materiale pericolante e la rimozione dei detriti ci vorrà quindi tempo.

"Poi, solo una volta sgomberato tutto, dovremo valutare le condizioni delle gallerie paramassi, sia della Sp 72, sia della linea ferroviaria”, avverte il vicepresidente della Provincia di Lecco Mattia Micheli. Non si esclude debbano essere ricostruite da capo, perché dalle prime verifiche paiono irrimediabilmente lesionate e compromesse. Il tetto del tunnel paramassi a protezione della Sp 72 è stato traforato da un enorme masso che lo ha colpito come una bomba, per poi rimbalzare e finire a picco nel lago di Como.

Sulla tettoia della linea ferroviaria probabilmente  lo scenario è addirittura peggiore. Intanto si stanno cercando pure soluzioni per garantire servizi di trasporto alternativi, soprattutto ai treni: quotidianamente migliaia di studenti e lavoratori pendolari si spostano tra Sondrio, Lecco e Milano, trovare mezzi sufficienti per imbarcarli tutti non è semplice.