
La quiete dopo la tempesta. Dopo una settimana di diluvio, acqua alta, allagamenti e frane, a Lecco e provincia è tornato il sole. Il cielo finalmente sereno e le temperature più miti hanno però il sapore di una tregua momentanea, in attesa delle prossima ondata di maltempo e di "fenomeni sempre più intensi e improvvisi, che hanno reso il territorio ancor più vulnerabile", avverte il sindaco Mauro Gattinoni (nella foto) . Fronteggiare le emergenze quindi non basta più, per mitigare le già delicate condizioni ambientali e gli effetti del cambiamento climatico bisogna cambiare approccio.
“Dobbiamo pensare in modo diverso al rapporto tra città e natura, tra quanto è costruito e l’ambiente circostante", prosegue il primo cittadino. Ma come? "Intanto con la deimpermeabilizzazione del suolo, per rendere il terreno più ricettivo alle piogge e permettere il regolare deflusso dell’acqua – traccia la rotta il sindaco in vista dell’imminente revisione del Pgt da cui dipenderà lo sviluppo urbanistico di Lecco –. Poi con la rigenerazione degli spazi seguendo il principio del “consumo di suolo zero“, andando a porre criteri di sostenibilità rispetto alle nuove costruzioni con l’aiuto di architetti e professionisti".
E ancora: "Progettare un “verde funzionale“ con spazi, piantumazioni, percorsi in un’ottica non solo estetica o decorativa, ma anche con funzioni di mitigazione del clima, del calore, del rumore, delle emissioni. Infine è fondamentale cambiare alcune abitudini, scegliendo un diverso modo di muoversi per evitare il sovraccarico infrastrutturale e le emissioni nocive. La sfida ambientale è adesso, impegniamoci per affrontarla insieme".