
L'isola Viscontea nel tratto di Adda che costeggia Lecco
Lecco, 6 luglio 2025 – Un albergo extra lusso con ristorante stellato: l’Isola Viscontea è stata venduta, diventerà sede di una struttura turistica ricettiva. L’Isola Viscontea, o di Pescarenico, è il piccolo isolotto fluviale in mezzo all’Adda nel breve tratto tra il ramo lecchese del lago di Como, appena più a monte, e il lago di Garlate, subito più a valle: è lunga poco più di un centinaio di metri, larga meno di trenta. È un pezzo di storia della Lombardia e della città dei Promessi sposi. Probabilmente è un’isola artificiale, realizzata per bloccare eventuali esondazioni.

Le prime mappe che la ritraggono risalgono all’anno 1723, ma probabilmente le suo origini sono collegate al vicino Ponte Azzoni Visconti, un ponte medioevale. Si presume che, data la forma e le decorazioni tuttora presenti, sia stata costruita e utilizzata come fortino di difesa, per poi diventare un’isola di pescatori. Ospita un solo edificio di 9 locali più due bagni, per una superficie di 140 metri quadrati di superficie abitabili, compresa l’inconfondibile torre a due piani, più una lingua di terra di 1.600 metri quadrati.
Gli ultimi inquilini l’hanno abitata fino al 1956, poi l’isola è stata affittata fino al 1961 e successivamente è diventata location di qualche evento, come ricevimenti. Sull’Isola Viscontea c’era anche una trattoria, ma dal 2011 è completamente abbandonata, salvo qualche rara visita organizzata. Era in vendita da parecchio tempo e dal Comune non hanno mai esercitato il diritto di prelazione.
“L’hanno comprata i soci di una società italiana che avvierà un’operazione di sviluppo turistico ricettivo – spiega Carlo Molteni della Molteni Real Estate, agenzia di immobili di pregio, che si è occupato della delicata operazione immobiliare –. Il prezzo è riservato”. Nel 2018 l’Isola di Pescarenico era però in vendita a poco meno di 2 milioni di euro. “Siamo molto contenti, è una vendita che ci dà un grande lustro, perché siamo gli unici che siamo riusciti a portare a termine questo tipo di operazione”, sottolinea l’agente immobiliare.
Prima tutti i tentativi erano infatti falliti. In passato i proprietari avevano chiesto di poter realizzare una passerella di collegamento con la terra ferma, ma il permesso è stato sempre negato, anche perché è un bene di interesse storico e culturale particolarmente elevato e pregiato. Si può quindi raggiungere solo in barca.