Lecco, lago e Adda sotto controllo ma l’allerta resta alta: le zone a rischio esondazione

Il Lario potrebbe esondare a Colico, mentre si prevede che l'Adda rimarrà nel suo alveo

Lecco – Il livello del lago di Como ha smesso di alzarsi. Nonostante la pioggia, la situazione per ora rimane sotto controllo.

Potrebbe però trattarsi solo di una tregua temporanea. In caso di un'altra ondata di maltempo, la diga di Olginate, già aperta al massimo, non sarebbe infatti in grado di far defluire più acqua di quanto già non ne lasci passare, poco meno di 600 metri cubi al secondo, cioè 600mila litri.

Anche il fiume Adda al momento resta confinato negli argini nei tratti in cui attraversa i centri abitati, sebbene sia tracimato in alcune aree lontano dai centri abitati. Si prevede che nel corso del pomeriggio e della serata il fiume possa esondare all'altezza di Colico, a Fuentes, dove si immette nel Lario. È già successo in passato, ma l'area è disabitata e quindi non dovrebbero manifestarsi particolari problemi.

A sud del lago, da Olginate a Paderno d'Adda invece potrebbe superare gli argini nelle zone di periferia, sempre in punti dove non ci sono abitazioni, se non qualche cascinale. C'è preoccupazione pure per i tronchi e i detriti galleggianti che hanno invaso il lago, per questo è stato emesso un dispaccio di cauta navigazione. Il prefetto di Lecco Sergio Pomponio e il suo capo di gabinetto Paola Cavalcanti stanno comunque monitorando l'evolversi delle condizioni meteo e hanno già convocato una serie di riunioni per gestire possibili criticità.