
L’ex Beton Villa produceva bitumi e cemento L’area da 50mila metri quadrati diventerà un polo di microelettronica di precisione
Una Silicon valley brianzola nell’ex fabbrica abbandonata di bitumi e cemento. Technoprobe, multinazionale della microelettronica di precisione, ha comperato all’asta l’area da 50mila metri quadrati dove sorgeva la Beton Villa, colosso delle costruzioni stradali. È un’area completamente dismessa da oltre 15 anni, che si trova tra Merate e la frazione di Brugarolo, un vero e proprio “buco nero“. Il comparto sarà così completamente bonificato e riqualificato. È probabile che Technoprobe vi trasferisca lì il quartier generale, che si trova nella storica sede principale di Cernusco Lombardone.
"L’operazione rientra nella più ampia strategia di espansione di lungo periodo dell’azienda, che intende ampliare e razionalizzare le proprie attività produttive e progettuali – spiegano dalla Technoprobe –. L’area è in valutazione come possibile sede per ospitare parte di questo sviluppo, sul cui tavolo insistono anche due ulteriori aree, entrambe in provincia di Monza e Brianza. La decisione finale sull’ubicazione dei nuovi investimenti sarà presa dal consiglio di amministrazione sulla base di diversi parametri, tra cui i costi complessivi, tipologia di intervento realizzabile, tempi di attuazione e, non ultima, la semplicità dei passaggi burocratici".
Dal Comune di Merate il sindaco Mattia Salvioni e l’assessore all’Urbanistica Mattia Muzio hanno annunciato di essere pronti alla massima collaborazione. La Techoprobe ha già acquisito aree a Osnago e Brivio ed è in continua espansione. I dipendenti sono più di 3.300, 1.700 solo in Italia a Cernusco. A Merate tra l’altro abita e vive il fondatore Giuseppe Crippa, 90 anni compiuti a maggio, che ha iniziato tutto nel garage di casa.