
Il gattino salvato
Perledo (Lecco), 3 settembre 2025 – Una taglia di mille euro per chiunque fornirà informazioni utili a rintracciare chi, nei giorni scorsi, ha rinchiuso in un sacchetto di plastica e gettato nel cassonetto del vetro un gattino di poche settimane ancora vivo. Il grave episodio è successo a Dorio.
La taglia
A offrire la taglia sono i volontari della Lac, la Lega abolizione caccia lecchese, e dell'associazione Proparco Nostri Amici Animali. I difensori degli animali si costituiranno inoltre parte civile nell'eventuale processo a carico del responsabile, qualora venisse identificato e denunciato. “Proprio al fine di individuarlo – spiegano dalle due associazioni -. mettiamo una taglia di 1.000 euro a disposizione di chi fornirà informazione utili che porteranno al suo rintraccio”. Sulla campana del vetro dove è stato gettato il gattino è stato affisso un volantino: “Cerchiamo informazioni anche anonime; garantiamo la riservatezza”, c'è scritto. In calce al manifesto, il numero da contattare.
Il gattino
“Il gattino – spiega Roberto Vanotti, direttore del Distretto Veterinario di Lecco di Ats Brianza – non ha più di 4-5 settimane di vita. Aveva gli occhi socchiusi, ed appariva fortemente traumatizzato. È stato subito affidato ai veterinari di una clinica veterinaria per le cure. Non possiamo sapere da quanto tempo si trovasse in quella situazione, ma ce la farà”.
Il veterinario è intervenuto insieme ai vigili del fuoco e a Cinzia Caracciolo del servizio Recupero Animali di Ats, per salvare il piccolo micio, recuperato dopo aver aperto un varco nel cassonetto dei fuori, individuandole la posizione con una termocamera, per evitare di ferirlo con i cocci di vetro. Ora ad occuparsene sono i volontario di Zampamica Lecco.
Il veterinario di Ats
“Un gattino gettato tra i vetri è una vera crudeltà – commenta Diego Perego, direttore del Dipartimento Veterinario di Ats –. Rendere noti simili episodi serve a far comprendere a che punto può arrivare l’inciviltà verso gli animali, e sensibilizzare i cittadini una forma di controllo sociale verso questi comportamenti ignominiosi. Contiamo sulla collaborazione di tutti per denunciare qualsiasi atto di maltrattamento o abbandono verso gli animali, e per aiutarci, come in questo caso, a scongiurare l’irreparabile. Fortunatamente sono fatti isolati, ma non per questo vanno sottovalutati”.
Il colpevole rischia fino a 4 anni di carcere. Le indagini per identificarlo sono in corso.