Alessio, bimbo autistico senza amici. Mamma Romina è sconsolata: “Il tuo sarà un futuro di solitudine”

I tanti appelli per cercare compagnia vicino a Calco sono caduti quasi nel vuoto. E lui, a 10 anni, dopo la scuola non ha nessuno con cui giocare

Mamma Romina Ghisleni con il suo Alessio

Mamma Romina Ghisleni con il suo Alessio

Calco (Lecco) – Degli amici per Alessio. Li cercava mamma Romina per suo figlio Alessio, un bambino autistico di 10 anni che abita a Calco, perché trascorressero del tempo e giocassero insieme a lui durante i lunghi pomeriggi a casa finita la scuola, oppure nei fine settimana.

Di amici per Alessio, che non siano i suoi compagni di classe a Inverigo, ad almeno una mezz’oretta di strada di distanza, mamma Romina però ne ha trovati solo due. Gli altri o abitano troppo lontano, oppure, dopo qualche volta, sono spariti, mente se lui magari prova ad avvicinarsi a qualcuno al parchetto per giocare a pallone, viene puntualmente cacciato, perché fatica a coordinarsi e non è bravo a rincorrere e calciare la palla.

"Il tuo futuro sarà la solitudine, come tutti i bimbi e i ragazzi come te", è lo sfogo pubblico, sui social, di mamma Romina Ghisleni, 42 anni, che con il marito Bruno e la figlia più grande Sara, la sorellona 14enne di Alessio, stanno dedicando la vita a quel bambino speciale. "Vederlo isolato, allontanato, in disparte, è una realtà a cui non riesco ad abituarmi, sebbene temo che il destino del mio Alessio sarà proprio quello – prosegue mamma Romina –. Io ci ho provato a cercargli qualche amico, purtroppo ci hanno risposto solo in due della zona".

Per trovare qualche amichetto per il suo Alessio, Romina le ha provate veramente tutte: articoli sui giornali, appelli in rete, ospitate in tv anche nazionali, il passaparola. "Non è stato semplice per me, né per lui, perché ogni volta è come mettere in piazza il mio dolore e appiccicare addosso a lui un cartello che espliciti le sue problematiche – si sfoga –. Mi sento impotente, vorrei fare di più. Temo inoltre che sarà sempre peggio, perché più Alessio cresce, più sarà difficile interagire con i suoi coetanei".