
Nell’ex Mutua dove un tempo aveva sede l’Asl pernotta un gruppo di senzatetto che accendono falò di fortuna
CALOLZIOCORTE (Lecco)La bottiglietta di alcol che impugnava le è esplosa in mano. Il liquido infiammabile si è trasformato in una palla di fuoco che l’ha investita al volto, al torace e alle braccia. Tutti quelli che erano con lei sono scappati e l’hanno lasciata sola. Ora la ragazza straniera di 22 anni è ricoverata al Centro ustioni del Niguarda di Milano in prognosi riservata. L’incidente è successo sabato sera nei locali abbandonati dell’ex Mutua di Calolziocorte, un edificio pubblico dismesso dove aveva sede il distretto Asl del paese. L’immobile, sebbene chiuso e sprangato, è stato trasformato in un rifugio abusivo da alcuni senzatetto. La ventiduenneenne, anche lei una clochard, stava accendendo un piccolo falò per scaldarsi qualcosa da mangiare e illuminare i locali: ha spruzzato alcol sul braciere ma si è innescato un ritorno di fiamma: un lampo veloce, risalito fino al contenitore in plastica che è esploso.
Per la deflagrazione l’alcol incendiato è schizzato tutt’attorno, colpendola in pieno. Gli altri che albergavano lì con lei si sono dileguati, senza nemmeno prestarle i primi soccorsi. As aiutare la ragazza hanno pensato i sanitari dell’automedica di Areu con i volontari della Croce Rossa e i vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri.La ragazza, una volta stabilizzata, è stata trasferita d’urgenza al Centro apposito dell’ospedale Niguarda, a Milano, con ustioni di secondo e terzo grado. È tenuta sedata e sotto stretta osservazione, perché si temono complicanze per possibili infezioni diffuse a causa della pelle lesionata e blocchi dei reni, che devono smaltire le tossine. Durante il sopralluogo successivo i militari hanno accertato che nell’ex Mutua avevano allestito giacigli di fortuna almeno cinque homeless.L’ex Mutua dovrebbe essere riqualificata e tornare presidio sanitario. Nel frattempo però fa da riparo agli sbandati. "Tutte le sere è un viavai, persone che vanno e vengono – denunciano i residenti – Succede lo stesso anche nelle vecchie scuole della frazione di Sala". I controlli ci sono, tuttavia evidentemente non bastano. Così a Calolziocorte, teatro di risse, aggressioni e spaccio, si torna a chiedere l’Esercito.
Daniele De Salvo