DANIELE DE SALVO
Cronaca

Missione Spazio. La sonda cinese ospita Diana

L’analizzatore di polveri direttamente nel cosmo ideato dai ricercatori del MetroSpace Lab di Lecco.

Il team del Politecnico di Milano - polo di Lecco che ha partecipato al progetto

Il team del Politecnico di Milano - polo di Lecco che ha partecipato al progetto

Ten, nove... due, uno, zero, decollo! I ricercatori del MetroSpace Lab del Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco sono nello Spazio. Nella notte di domenica di due settimane fa, il 29 giugno, è stata lanciata con successo la sonda Tianwen-2 dal Xichang Satellite Launch Center, in Cina sud-occidentale. A bordo c’è anche Diana, acronimo di Dust in-situ analyzer, cioè analizzatore di polveri in sito: è una bilancia di precisione spaziale in grado di pesare gas astrali.

L’hanno sviluppata gli scienziati dell’Istituto di astrofisica e planetologia dell’Inaf di Roma, del Cnr e appunto del MetroSpace Lab, laboratorio del Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, fondamentali nella progettazione, realizzazione e qualifica del payload scientifico. Obiettivo della missione: il rendezvous, cioè l’incontro con l’asteroide Kamoʻoalewa, il prelievo e il ritorno di campioni sulla terra entro il 2027 e la successiva esplorazione approfondita di una cometa.

Questi studi consentiranno di far luce sulla formazione e sull’evoluzione degli asteroidi, ricostruendo le prime fasi della storia del sistema solare subito dopo il Big Bang. Diana permetterà di misurare e caratterizzare direttamente nel cosmo le polveri e il ghiaccio presenti nell’ambiente spaziale attorno all’asteroide: il cuore tecnologico dello strumento si basa su microbilance a cristalli di quarzo, una tecnologia di alta precisione in grado di operare in ambiente estremo. La tecnologia è stata adattata e ottimizzata per garantire compattezza, leggerezza ed elevata resistenza meccanica, mantenendo la capacità di funzionare in condizioni di vuoto ed escursioni termiche importarti, oltre a garantirne resistenza alle forti accelerazioni durante la fase di lancio. I sensori nel complesso pesano meno di 90 grammi e occupano un volume di pochi millimetri cubi, con risoluzioni dell’ordine del milionesimo di grammo.

"Il traguardo di anni di lavoro, collaborazione internazionale e passione per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica – commenta Diego Scaccabarozzi, responsabile del MetroSpace Lab –. Ringraziamo l’Agenzia spaziale cinese per l’ospitalità e la fiducia e complimenti a tutti i componenti del team del MetroSpace Lab e a quanti hanno contribuito a questo straordinario successo".