La chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, all’angolo di Piazza Sant’Eufemia, che diventa un centro espositivo aperto alla cittadinanza....
La chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, all’angolo di Piazza Sant’Eufemia, che diventa un centro espositivo aperto alla cittadinanza. Un hub dell’intelligenza artificiale generativa, Solaria Space. Tutto questo, adiacente all’edificio progettato negli anni ’50 da Gio Ponti, Antonio Fornaroli e Piero Portaluppi, tra via Santa Sofia e Corso Italia. All’interno, ancora, un auditorium, una food court, una radio e uno spazio dedicato al well-being. Si sviluppa così il nuovo “perimetro“ milanese di Deloitte.
La sede ospita 6.500 lavoratori, di cui cento sono impiegati nel centro di eccellenza, guidato dal GenAI leader Lorenzo Cerulli, che si avvale della collaborazione di partner tecnologici come Nvidia, Google Cloud, Aws, Ibm e Meta. Un segnale "tangibile della nostra volontà di investire sui temi dell’intelligenza artificiale, perché sarà una vera e propria rivoluzione, che toccherà pervasivamente non i singoli processi ma interi modelli di organizzazione e di gestione delle imprese, e quindi abbiamo ritenuto di dover essere presenti", sottolinea il Ceo di
Deloitte Central Mediterranean Fabio Pompei.
La società di consulenza prevede di investire, a livello globale, oltre 3 miliardi di dollari sulla nuova tecnologia. Come l’analogo spazio a Roma, anche il Solaria Space di Milano è dedicato ai dipendenti ma anche ai clienti. L’obiettivo è quello di sviluppare applicazioni verticali e settoriali. Al taglio del nastro, insieme al ceo, tra gli altri, anche il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli.
Jessica Muller Castagliuolo