DANIELE DE SALVO
Cronaca

Manzoni e Lario, legame indissolubile. Ma la cerimonia per i 150 dalla morte del Sommo dimentica Lecco

L’appello del Centro studi Abate Stoppani al Presidente della Repubblica: "Il legame fra il Sommo e questo territorio era inscindibile, andrebbe detto"

Piazza Manzoni con il monumento dedicato allo scrittore nel centro città

Piazza Manzoni con il monumento dedicato allo scrittore nel centro città

Lecco – Lecco è la città di Alessandro Manzoni e dei Promessi sposi. Eppure nelle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario della morte del Sommo, mancato il 22 maggio 1873 all’età di 88 anni, in molti sembrano esserne dimenticati. Nemmeno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso in occasione della cerimonia che si è svolta lo scorso maggio al Famedio di Milano per celebrare la ricorrenza ha citato Lecco. Per questo i ricercatori e letterati del Centro studi Abate Stoppani di Lecco chiedono al Capo dello Stato di ricordarsi di Lecco almeno il 7 novembre, un martedì, in concomitanza dei 395 anni dall’inizio delle tribolazioni di Renzo e Lucia con l’incontro tra il curato don Abbondio e i bravi di don Rodrigo, latori del comando "Questo matrimonio non s’ha da fare".

A indicare la data del 7 novembre 1628 – un martedì anche all’epoca – è stato lo stesso Don Lisander nel suo capolavoro. "Nel ricordo di quella data, sempre fresca nella mente dei lecchesi anche dopo due secoli dalla pubblicazione del romanzo, Le chiediamo di esprimere la vicinanza del Capo dello Stato alla città di Lecco, purtroppo ignorata nel 150º della morte del suo cittadino Alessandro Manzoni", è l’esortazione rivolta con una lunga lettera aperta a Sergio Mattarella. La missiva all’inquilino del Colle è anche l’occasione per dimostrare l’effettivo e indissolubile legame tra il Sommo e Lecco, attraverso un’accurata analisi storica, culturale, filologica, geografica, di fede, sociale e anche familiare. Se n’è occupato Fabio Stoppani, fondatore del Centro studi, e pronipote del fratello minore di Antonio Stoppani, altro peso massimo della cultura italiana a cui si deve tra l’altro la realizzazione proprio del monumento ad Alessandro Manzoni inaugurato nel 1891 in centro. "Un discorso il Suo, caro Presidente, di perfetto ricordo di Manzoni e quindi, coerentemente con il di lui magistero, tutto incentrato sull’oggi, sulle problematiche che si pongono alla nostra collettività nonché sulla giusta direzione per affrontarle in modo responsabile, degno della migliore umanità – scrive al Capo dello Stato -. Da nessuno è però stato fatto il più piccolo cenno a Lecco e all’ambiente lariano".