DANIELE DE SALVO
Cronaca

Jet precipitato sul monte Legnone, svolta nell’inchiesta: “Errore umano a terra”, primi indagati per la morte del pilota

Colico (Lecco), lo schianto dell’aereo il 16 marzo 2022. Il procuratore: “Il fascicolo non è più a carico di ignoti”. Nel disastro ha perso la vita Dave Ashley, istruttore di 49 anni della Raf. Verifiche sulle manutenzione del velivolo

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Il salvataggio del superstite a pochi metri dalla vetta del Legnone a 2.600 metri

Colico (Lecco) . Non un incidente, ma un guasto, scatenato probabilmente da un errore umano, commesso da qualcuno a terra, anzi da più di uno. Risultano diversi indagati per l’M 346 che il 16 marzo del 2022 è precipitato sul monte Legnone, la montagna più alta della provincia di Lecco. Nel disastro aereo ha perso la vita Dave Ashley, istruttore di 49 anni della Raf, la Royal air force. A bordo c’era anche il collaudatore Gianpaolo Goattin, top gun italiano che ora ha 54 anni, miracolosamente sopravvissuto dopo aver impartito l’ordine a entrambi di eiettarsi dal jet. “Il fascicolo di inchiesta, ormai da diversi mesi, non è più a carico di ignoti come all’inizio, ma nei confronti di persone note”, conferma Ezio Domenico Basso, il procuratore capo della Procura della Repubblica di Lecco, che si sta occupando personalmente delle indagini, affiancato da un sostituto, oltre che da periti e consulenti, perché gli accertamenti da compiere sono molti e complessi, con una mole impressionante di dati e procedure da analizzare e verificare.

L’inchiesta a carico di noti significa che quanto fin qui emerso e verificato porterebbe a prefigurare responsabilità precise. Chi siano gli indagati non è stato tuttavia al momento reso noto. Sicuramente tra coloro che hanno ricevuto un avviso di garanzia c’è il superstite, veterano dell’Aeronautica militare italiana: un atto dovuto, più che un atto d’accusa. “L’ultima ruota del carro”, si limita a spiegare il procuratore, senza aggiungere altro.

Gli altri potrebbero essere manager di Leonardo, il gioiello dell’industria aerospaziale tricolore dai cui stabilimenti di Venegono è uscito l’aereo caduto, e qualche tecnico che forse non ha rivelato possibili anomalie magari all’origine del blackout out dei comandi e della strumentazione che ha provocato la caduta dell’aereo. Si tratta al momento di ipotesi, in assenza di conferme. Di certo il volo finito in tragedia era stato rimandato di alcuni giorni proprio per consentire di riparare l’aereo. A breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi nella complessa inchiesta, con alcuni passaggi, per meglio definire le posizioni dei coinvolti.