L’inchiesta sull’incidente aereo Il pilota scriveva: "Il jet è rotto" La rabbia della moglie rimasta sola

Il volo sul mezzo della Leonardo che poi si è schiantato sul versante Nord del monte Legnone era già stato rinviato almeno di otto giorni proprio per consentire di riparare i problemi tecnici.

L’inchiesta sull’incidente aereo  Il pilota scriveva: "Il jet è rotto"  La rabbia della  moglie rimasta sola

L’inchiesta sull’incidente aereo Il pilota scriveva: "Il jet è rotto" La rabbia della moglie rimasta sola

di Daniele De Salvo

L’M 346 precipitato sul Legnone aveva già avuto problemi. Era stato rimandato almeno di 8 giorni, proprio per consentire di riparare l’aereo, il volo che il 16 marzo dell’anno scorso è poi terminato bruscamente, pochi minuti dopo il decollo, contro il versante Nord del monte più alto della provincia di Lecco, in base alle prime risultanze a causa di un improvviso guasto tecnico. Lo schianto è costato la morte dell’ex formatore inglese della Raf di 49anni Dave Ashley, per la prima volta ai comandi di quel tipo di velivolo, e il ferimento del collaudatore Gianpaolo Goattin, il top gun italiano di 53 anni miracolosamente scampato all’incidente dopo aver impartito l’ordine a entrambi di ejettarsi dall’aero ormai ingovernabile. "The jet is broken", "Il jet è rotto", aveva spiegato con un messaggio vocale l’8 marzo il pilota azzurro al collega britannico, reclutato tramite una società specializzata, a cui doveva svelare tutti i segreti dell’apparecchio affinché poi lui a sua volta potesse insegnare ad altri piloti delle forze aeree a cui era stato venduto a pilotarlo. L’M 346, prodotto dalla Leonardo, il gioiello dell’industria aerospaziale tricolore, era stato veduto all’Aeronautica militare del Turkmenistan, salvo poi essere rimandato in Italia, negli stabilimenti di Venegono dove era stato assemblato, per apportare alcune modiche. A svelarlo sono i giornalisti della Bbc. Per questo Heather, la moglie di Dave rimasta vedova e da sola ad occuparsi dei loro due giovani figli, ha citato in giudizio i vertici di Leonardo, chiedendo un risarcimento di 1 milione di sterline, che equivalgono ad oltre 1 milione 100mila euro. Oltre che in Italia è stata inviata un’inchiesta ufficiale pure oltremanica sul disastro aereo. I procuratori della Corte della Corona del Bournemouth che si stanno occupando del caso in Inghilterra hanno chiesto rassicurazioni alla Leonardo e di conoscere dettagli sulle cause dell’incidente, ma non hanno ricevuto risposte esaustive a causa delle indagini in corso coperte da segreto istruttorio in Italia. La preoccupazione è che possano ripetersi altri incidenti e che magari la prossima volta i piloti non riescano a scongiurare, a rischio della loro stessa vita, che un aero precipiti su un centro abitato provocando una strade, come sarebbe potuto succedere a Colico.