DANIELE DE SALVO
Cronaca

Febbre Dengue a Imbersago, ricoverato un cittadino: scatta la disinfestazione

Lecco, l’uomo avrebbe contratto il virus durante un viaggio all'estero

La malattia portata dalla zanzara Aedes (al centro) può provocare rush e dolore intenso alla testa e dietro agli occhi

La malattia portata dalla zanzara Aedes (al centro) può provocare rush e dolore intenso alla testa e dietro agli occhi

Imbersago (Lecco), 7 settembre – La Dengue in riva all'Adda. A Imbersago è stato riscontrato un caso di dengue. Lo comunica il sindaco Fabio Vergani: “Da Ats Brianza ci hanno segnalato un caso di positività per Dengue”, si legge nell'ordinanza urgente che ha pubblicato per mettere in guardia i cittadini e soprattutto avvisarli di un intervento di disinfestazione urgente che comincerà già questa notte.

Il paziente

Il paziente che ha contratto la Dengue sarebbe un italiano. Non è certo come si sia ammalato. Sembra sia stato contagiato durante un recente viaggio all'estero, in uno dei Paesi a rischio. Mancano tuttavia certezze. Attualmente è ricoverato in isolamento e sotto stretta osservazione nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Le sue condizioni non sarebbero eccessivamente gravi, ma mancano conferme ufficiali.

La febbre da dengue

E' di origine virale ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Sul sito dell'Istituto superiore di sanità si riporta che non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

La zanzare

Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, la zanzara della febbre gialla. La dengue è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Negli ultimi decenni, la diffusione della dengue è aumentata in molte regioni tropicali.

In Europa

Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, la dengue, secondo quanto riportato sul sito dell'Istituto superiore di sanità, costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone.

In Italia

In Italia sono più di 130 i casi confermati di Dengue da inizio dell'anno. Calcolano all'Istituto superiore di sanità che "sono 10 quelli confermati e trasmessi localmente in Italia al 4 settembre 2023".  Questi casi sono riferiti a tre episodi di trasmissione non collegati tra loro in provincia di Lodi, 7 i casi confermati, in provincia di Roma, dove c'è stato un caso, e due in provincia di Latina. Tutti i casi sono guariti o in via di miglioramento. Dall'inizio dell’anno al 5 settembre sono stati anche notificati 122 casi di Dengue diagnosticata in Italia ma contratta in altri Paesi.

I sintomi

Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

La cura

Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane. Sono allo studio possibili vaccini.

La disinfestazione

Per evitare altri possibili contagi e ridurre i rischi di possibili focolai epidemici, a Imbersago è stata subito organizzata una disinfestazione anti zanzare. Verrà effettuata da domani a domenica, dalle 4 del mattino, nella zona di Sabbione, dove abita il paziente che si è ammalato di dengue. Ai cittadini è chiesto di lasciare i cancelli delle proprietà aperti e di chiudere le finestre. Bisogna tenere in casa anche gli animali.

Il sindaco

“Appena siamo stati avvisati abbiamo subito organizzato una campagna di disinfestazione urgente – spiega il sindaco di Imbersago Fabio Vergani, a cui non sono stati forniti dettagli sul paziente che ha contratto il virus e che ha fatto scattare le procedure d'emergenza in paese –. Non è stato semplice trovare operatori abilitati e specializzati disponibili nel giro di appena 20 ore. Molti sono ancora in ferie e altri erano già impegnati, ma ci siamo riusciti.

West Nile

Nell'ultimo periodo in provincia di Lecco sono stati riscontrati pure due casi di West Nile. I due casi di febbre del Nilo sono stati accertati a Valmadrera e Olginate. I due pazienti non sono gravi, sebbene settimana scorsa a Seregno un 51enne sia morto a causa delle conseguenze di una infezione del virus della West Nile, trasmesso sempre tramite zanzare. Sono stati riscontrati anche due casi di malaria, le persone che si sono ammalate sono state tutte all'estero e si sono infettate durante viaggi in Paesi a rischio.