
uciano Gualzetti lecchese di 63 anni è direttore di Caritas Ambrosiana dalla primavera del 2016 è il primo laico in assoluto a ricoprire questo ruolo
Una mobilitazione educativa e una battaglia di legalità. Ma anche regole più stringenti. Le chiede Luciano Gualzetti, lecchese, 63 anni, direttore di Caritas Ambrosiana dalla primavera del 2016, il primo laico in assoluto a ricoprire tare ruolo. Invece sembra proprio che si stia andando nella direzione opposta. "Stiamo segnalando i forti rischi derivanti dalla riforma del gioco fisico varata dal governo, oggi all’esame del parlamento, e dalle proposte di allentamento dei vincoli di pubblicità dell’azzardo, contenuti nel decreto Dignità del 2019 – spiega il direttore di Caritas Ambrosiana –. Mentre diciamo alla politica che non bisogna regredire rispetto al pur insufficiente apparato regolatorio sviluppatosi nello scorso decennio, e anzi bisognerebbe rafforzarlo, alle comunità ecclesiali e civili di cui siamo parte chiediamo di riflettere su volumi finanziari sempre più inquietanti e guasti sociali sempre più laceranti. Auspichiamo una mobilitazione culturale ed educativa: bisogna aiutare cittadini e fedeli, adulti e giovani, a meditare su senso e limiti del gioco, sul corretto uso dei propri risparmi, sulle solitudini e le fragilità emotive e psichiche". È anche questioni di legalità, mette in guardia Luciano Gualzetti: "L’equazione gioco legale = gioco sicuro è superata dagli eventi. Anni di inchieste dimostrano che le due forme di gioco coesistono, e i confini sono spesso labili. Se a ciò si aggiunge che, specie in certi territori, si ricorre al gioco legale per "ripulire" capitali illeciti, se ne ricava un’ulteriore conferma della necessità di regolamentare più efficacemente il settore, perché non divenga un vettore di disgregazione sociale più potente di quanto non sia già oggi". D.D.S.