DANIELE DE SALVO
Cronaca

L’assessora cyberbulla. Arringa del sindaco:: "Ma non è un mostro"

Quindici minuti per difendere Alessandra Durante, dopo le sue dimissioni. Il bersaglio degli insulti: "Ha tanti meriti? L’etica non è una tessera a punti".

Il sindaco Mauro Gattinoni dopo quattro giorni ha accettato le dimissioni dell’assessora Durante

Il sindaco Mauro Gattinoni dopo quattro giorni ha accettato le dimissioni dell’assessora Durante

Un’apologia strenua per difendere la sua ormai ex assessora anti-hater, che però si è comportata da cyberbulla. E insieme una filippica appassionata contro i giornalisti e quanti che secondo lui l’avrebbero dipinta come un "mostro". È durata un quarto d’ora e quindici secondi l’arringa del sindaco di Lecco per comunicare di aver accolto, dopo 4 giorni, le dimissioni di Alessandra Durante dalla carica di assessora a Famiglia, Giovani e Comunicazione, scoperta a insultare con un account anonimo un privato cittadino su un gruppo Facebook. "Ho inteso esprimere alcune riflessioni, rinnovando la condanna per la gravità dei fatti, ma anche stigmatizzando la creazione della figura del “mostro“ – spiega il sindaco Mauro Gattinoni –. Ho voluto evidenziare il valore personale di Alessandra e il grande lavoro svolto in questi quasi cinque anni da membro della mia giunta nel ruolo di assessore. Un grande patrimonio, quello da lei costruito, che è nostra intenzione portare avanti".

"Quindici minuti per difendere l’assessora, 10 secondi per dire di accettarne le dimissioni, nessuno, nemmeno uno, non di minuto ma di secondo, per entrare davvero nel merito – replica Paolo Trezzi, amministratore del gruppo “Sei di Lecco se 2.0“ su cui l’ex assessora ha pubblicato i post offensivi in maniera anonima, oltre che vero bersaglio delle sue invettive –. Il sindaco ha scelto di ignorare il contenuto dell’attacco, riducendo tutto all’“errore“ dell’anonimato, come se il problema non fossero anche gli insulti. Ha elencato i meriti dell’assessora, come se fossero una forma di credito spendibile per giustificare l’accaduto, ma l’etica pubblica non è una tessera punti. Un politico non ha solo compiti, ha doveri, tra cui quello di non colpire i cittadini. L’assessora si è dimessa. Chapeau. Ma l’ombra lasciata dalla gestione del sindaco è più lunga e, forse, in questa vicenda, è proprio lui ad aver perso di più".

Chi al momento non parla è la diretta interessata: dopo essersi scusata pubblicamente e aver ammesso tutto con un reel su Instagram e aver presentato le dimissioni poi accettate, l’ex assessora Alessandra Durante al momento non intende aggiungere altro. Non ha più aggiornato nemmeno i suoi profili social, su cui però in tanti continuano a postare commenti di biasimo per come si è comportata.