
Grigne
Le cime lecchesi si confermano il campo di gara perfetto per la corsa in montagna e non a caso sono state scelte per ospitare una delle tappe dello Skyrunner World Series, il campionato del mondo di categoria, in programma il prossimo 16 settembre a Pasturo. Il campo di gara della Grigne Skymarathon è letteralmente da togliere il fiato: 42 chilometri e 3.600 metri di dislivello positivo, ovvero tutti da correre in salita, lungo il sentiero che da Pasturo si inerpica nel massiccio delle Grigne toccando entrambe le vette: Meridionle Grignetta a 2.184 metri e Settentrionale Grignone 2.410 metri per ridiscendere in paese.
In buona parte si tratta del percorso del celebre Trofeo Scaccarbarozzi che era diventato un classica, ma questa volta a sfidarsi non saranno solo gli atleti nostrani, ma campioni in arrivo da Cile, Brasile, Sud Africa e Australia. I trecento posti a disposizione sono andati esauriti in un amen e gli organizzatori si sono già messi al lavoro per la manutenzione dei sentieri che dopo gli ultramaratoneti saranno utilissimi anche agli escursionisti che ormai tutto l’anno si avventurano in quota. La supervisione sarà come sempre affidata al Team Pasturo guidato dal presidente Alberto Zaccagni, con l’aiuto dei Falchi Lecco e del Gsa Cometa.
Per assicurare gli elevati standard di sicurezza la gara è stata limitata ad appena 300 partecipanti, nonostante le richieste pervenute fossero ben superiori. Oltre al ritorno d’immagine il vero business sarà il richiamo turistico che sul ramo lecchese del Lario, meno glamour rispetto a quello di Como ma ugualmente bellissimo, già oggi rappresenta un fenomeno di grande rilievo. E lo sport moltiplica anche gli affari: secondo gli esperti nei prossimi 10 anni il turismo sportivo a Como e Lecco è destinato a crescere del 5,5%. Ci sono dei nodi ancora da risolvere, ad esempio migliorare i collegamenti via terra e via lago tra le località turistiche.