Colico, 27 marzo 2024 – Sei giorni senza alcuna notizia del 16enne di Colico scomparso il 21 marzo. Le ricerche dello studente, fino a oggi, non hanno dato alcun esito, tanto che le operazioni sono state interrotte. Una segnalazione resa nota oggi, però, mette un primo punto fermo nella vicenda: lo studente del liceo Nervi Ferrari di Morbegno giovedì, giorno della scomparsa, era a Milano. È stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della stazione centrale di Milano. Sceso dal treno, è stato immortalato mentre mangia un gelato e cammina davanti ai negozi, con accanto una persona. Un avvistamento che, comunque, non chiarisce quali siano state le intenzioni del giovane, così come non offre indicazioni certe sulla sua meta finale. E che, infine, non è incompatibile con un’altra segnalazione su cui si lavora, quella di un gruppo di escursionisti che giura di avere visto il giovane sui monti della Bergamasca.
Gruppi di volontari, intanto, proseguono a esplorare il territorio dell’Alta Valsassina, nonostante la situazione in montagna sia notevolmente peggiorata; con neve, nebbia e freddo alle quote maggiori.
Le piste battute
Oggi, intanto, si sono tenuti nuovi vertici delle forze dell’ordine per indirizzare le ricerche del ragazzo sparito da Colico, cittadina dell’alto lago dove il ragazzo abita con la famiglia. Le ipotesi sul tavolo restano, al momento, quelle già analizzate nei giorni scorsi. In primis la possibilità che il giovane possa essersi diretto verso l’Alta Valsassina, zona in cui si erano concentrate le ricerche da lunedì, in particolare nell’area dell’Alpe Giumello, paesaggio che, in una precedente escursione, aveva affascinato il giovane studente colichese.
Gli altri versanti d'indagine conducono, almeno inizialmente, verso Milano, ma solo come direzione, visto il treno preso dal giovane dopo essere uscito di casa per recarsi al liceo Nervi Ferrari di Morbegno. In seconda battuta, infatti, il liceale sarebbe salito su un convoglio diretto a Milano. Da lì, se abbia avuto intenzione di dirigersi verso i confini a Est (avendo anche passaporto russo), come suggerito inizialmente dal padre, o altrove, rimane da stabilire.
E l'analisi delle immagini delle telecamere non appare semplice, anche se le riprese del circuito di videosorveglianza della Stazione Centrale di Milano risalenti a giovedì scorso, il giorno della scomparsa, in cui si vede il giovane mangiare un gelato, rappresentano una traccia importante. Al vaglio è anche la segnalazione fatta da alcuni escursionisti, che giurano di aver riconosciuto il ragazzo in un viandante incrociato sabato lungo un sentiero del Monte Succhello, altura a metà fra le Valli Seriana e Brembana
La famiglia
I genitori intanto, restano preda dell’angoscia. Hanno rivolto al figlio un appello video, invitandolo a tornare a casa, qualunque cosa sia accaduta, “perché tutto si risolve”.