Cassina Valsassina (Lecco), 23 novembre 2024 – Martedì pomeriggio l'addio a mamma Margherita, uccisa, secondo inquirenti e investigatori, dal figlio Corrado. Verrà celebrato martedì alle 14.30 a Primaluna il funerale di Margherita Colombo, la vedova di 73 anni che lunedì mattina è stata trovata morta a Cassina Valsassina, a casa del figlio Corrado Paroli, operaio di 48 anni da cui si era trasferita affinché lui potesse accudirla. Corrado era esanime, ma vivo. Margherita verrà poi sepolta nel cimitero locale, accanto al marito mancato prima di lei. Lunedì sera alle 20, sempre nella chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo di Primaluna, verrà recitato invece il rosario.
Gli abiti per la madre e il testamento
Corrado, prima di compiere il gesto insano, ha preparato gli abiti che vorrebbe mamma Margherita indossasse prima che venga sepolta: il vestito scuro elegante lasciato sul letto e le scarpe lucide della festa adagiate ai piedi del letto. Ha anche indicato come si sarebbe dovuto svolgere il suo di funerale, cioè con poche persone: in forma strettamente privata, con i pochi amici più cari e i familiari a cui era più legato e basta. Il suo funerale non verrà però celebrato perché è appunto sopravvissuto e ora è fuori pericolo. Resta lo stesso ricoverato in ospedale, all'Alessandro Manzoni di Lecco, dove ha già scambiato qualche battuta con gli investigatori, oltre che con il suo avvocato di fiducia, e dove probabilmente lunedì mattina verrà interrogato.
L'inchiesta
I carabinieri che si occupano delle indagini e il sostituto procuratore che li coordina sono convinti che Corrado abbia ucciso la madre, per poi tentare di togliersi la vita a sua volta. Avrebbe utilizzato farmaci, barbiturici o sonniferi verosimilmente, in dosi eccessive, anzi letali. Lo desumo dalle lettere che ha lasciato nella cassetta delle lettere della ex moglie in cui preannunciava i suoi propositi, dalle confezioni di farmaci trovate nell'abitazione e, soprattutto, dall'assenza di segni di effrazione, che permettono di escludere il coinvolgimento di altre persone. Si attende tuttavia l'esito degli esami tossicologici e, appunto, l'interrogatorio, per chiedere direttamente a lui cosa sia accaduto.
L'avvocato difensore
Marcello Perillo, suo legale difensore di fiducia, però invita alla cautela: “E' una tesi tutta da dimostrare – spiega -. Contrasta con la sua dedizione alla mamma, che si era trasferita da lui perché potesse prendersene cura, e anche con il suo amore per i figli, con cui ha un ottimo rapporto e che non lascerebbe mai orfani”. E' già andato a trovarlo due volte in ospedale, la prima venerdì sera, l'altra questa mattina. “E' confuso, non ricorda molto bene e io non ho chiesto. Abbiamo parlato della sua vita in generale, della separazione avvenuta un paio di anni fa e appunto della mamma di cui si prendeva cura. Venerdì mi è parso agitato, mentre oggi mi è sembrato più tranquillo.
La condanna per la rimborsopoli lombarda
I due hanno toccato di sfuggita in qualche modo anche il tema della rimborsopoli lombarda, in cui era stato coinvolto e per la quale è stato tra i pochi condannati in via definitiva. Due anni e otto mesi la condanna. A trascinarlo nell'indagine sulle spese pazze era stato l'ex genero, il consigliere regionale leghista Stefano Galli, scomparso nel 2021 all'età di 63 anni: aveva pagato il pranzo di nozze da 6mila euro per 103 invitati di Corrado con sua figlia e lo aveva reclutato come consulente con uno stipendio di quasi 200mila euro per 18 mesi di lavoro. “E' stato lui a dirmi di aver già avuto problemi con la giustizia – spiega l'avvocato -. Gli ho risposto che lo sapevo, senza domandare oltre”.